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Eurodrone (quasi) tutto pronto, si aspetta Spagna e propulsori

Il programma Eurodrone, come riportato da DefenseNews, è ormai in procinto di partire dopo l’ok ricevuto da Francia, Germania ed Italia mentre la Spagna è ancora in fase di revisione del progetto.

Una volta che la Spagna avrà completato la revisione e dato il proprio assenso i paesi potranno dunque sottoscrivere il contratto di sviluppo.

Manca dunque solo una firma per iniziare a far muovere i meccanismi che porteranno l’Eurodrone ad attraversare i cieli d’Europa e si spera del Mondo intero.

E’ doveroso sottolineare che la partecipazione della Spagna al programma era stata messa in discussione ad inizio anno poiché i fondi da destinare al drone sembravano essere stati dirottati verso l’FCAS.

Airbus aveva previsto di siglare il contratto già ad inizio del 2021 ma è un’altra la questione che tormenta i dirigenti dell’azienda europea.

Dell’Eurodrone sappiamo che sarà un bimotore turboelica ma è ancora ignoto chi sarà il fornitore dei propulsori.

Una decisione importante dato che si parla di almeno 120 propulsori ma la speranza è che questo numero potrà crescere in futuro con ordini da altri paesi.

Catalyst durante il primo volo (Fonte: Avio Aero)

L’Italia, che partecipa con Leonardo, spera di vedere trionfare il nuovo motore di Avio Aero (una controllata General Electric) che ha presentato Catalyst, un propulsore di altissima tecnologia che vanta prestazioni e consumi mai visti in questo segmento.

La proposta Avio Aero si deve però scontrare con la lunga mano di Parigi che vuole che la scelta ricada sull’Ardiden TP3 di Safran.

Airbus, sempre secondo quanto riporta DefenseNews, annuncerà la decisione solamente dopo la firma del contratto e non prima.

L’Amministratore Delegato di Avio Aero, Riccardo Procacci, in audizione alla commissione Difesa della Camera a marzo 2021 aveva affermato: “il supporto governativo nelle gare nazionali ed internazionale è di fondamentale importanza così come avviene negli altri paesi.”

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