Gli Stati Uniti preparano una duplice operazione piuttosto delicata e complessa: la vendita di F-16V di ultima generazione alla Turchia e di F-35 alla Grecia.
A tal fine, l’Amministrazione Biden sta lavorando per ottenere il consenso alla duplice vendita da parte del Congresso dove l’opposizione ai trasferimenti di sistemi d’arma avanzati alla Turchia è forte..
Per la Turchia si tratterebbe di un’operazione del valore di 20 miliardi di dollari comprensiva di 40 velivoli F-16V o Viper di nuova produzione, più 80 kit di ammodernamento da destinare ai velivoli F-16C/D più recenti in servizio con l’Aeronautica Turca che ne acquistò un totale di 243 esemplari.
Inoltre, il pacchetto riguarderà anche l’armamento, con più di 900 missili aria-aria (A-120C7/8-D ed AIM-9X) e 800 bombe a guida di precisione.
Questa vendita, richiesta da tempo della Turchia per ammodernare la propria Aeronautica anche come contributo all’Alleanza, dovrebbe permettere a Washington di ottenere il consenso di Ankara all’adesione alla NATO di Stoccolma ed Helsinki che, alla fine dello scorso anno, hanno presentato relativa richiesta congiunta.
Fin qui, la Turchia si è opposta perché non ha ottenuto da parte dei due Paesi Scandinavi le totali garanzie richieste in merito alla revoca della protezione assicurata dalla Svezia e dalla Finlandia ad elementi curdi ritenuti appartenenti a formazioni in lotta con Ankara, nonostante che le due nazioni del Nord Europa abbiano annullato od allentato le sanzioni imposte per l’intervento armato turco nel nord della Siria e del Iraq contro i Curdi.
Altro punto di frizione tra Ankara e Washington è la questione relativa al rimborso delle risorse stanziate nel programma F-35 JSF al quale partecipava, sia per ammodernare la propria aeronautica, sia dal lato industriale, prima di esserne totalmente estromessa.
C’è da notare che Ankara sta portando avanti con molta determinazione il proprio programma nazionale per allestire un caccia bombardiere di generazione, il TF-X, il cui primo prototipo è ormai prossimo ad essere completato e portato sulla linea di volo.
Questo programma avanzato renderebbe meno problematico a Washington vendere ad Atene gli F-35 senza suscitare troppo le ire di Ankara.
Per la Grecia, infatti, è prevista un’autorizzazione alla vendita di un massimo di 30 cacciabombardieri di ultima generazione F-35; da notare che Atene sta portando avanti il programma di ammodernamento di 84 F-16C/D dei Block 50/52+mentre ha in corso valutazioni su quello relativo agli F-16C/D Block 30.
Peraltro, la situazione tra Grecia e Turchia negli ultimi mesi è peggiorata anche a causa dell’approssimarsi delle elezioni in Turchia dove il nazionalismo spira sempre potente, costringendo più di una volta il Dipartimento di Stato di Washington ad intervenire per calmare gli animi, vista anche la grave situazione internazionale causata dall’attacco della Russia alla Ucraina e della gestione dello Stretto dei Dardanelli da parte del Governo Turco, per limitare o bloccare i movimenti navali russi in entrata ed uscita nonché per la ripresa del trasporto del grano ucraino.
Foto Lockheed Martin ed USAF/ R. Nial Bradshaw