fbpx

Fregate FFM di nuovo tipo per il Giappone

Con un cambio in corsa d’opera alla fine dello scorso mese di agosto il Ministero della Difesa Giapponese ha comunicato che il programma per le FFM classe Mogami si fermerà a dodici unità rispetto alle ventidue in origine programmate e saranno costruite FFM di nuova generazione.

Saranno ben dodici le nuove FFM che affiancheranno le Mogami e saranno tutte realizzate entro il 2028, in solo cinque anni.

Nuove e più complesse esigenze operative

La ragione dell’avvenuto cambiamento è la esigenza della Marina Giapponese (Japan Maritime Self-Defense Force) di avere a disposizione piattaforme navali multiruolo in grado di far fronte alle minacce attuali e future, con nuovi e più sofisticati sistemi d’arma rispetto a quelli imbarcati sulle fregate classe Mogami.

La fregate Mogami fin qui in servizio sono quattro con altre quattro in diverso stato di allestimento e la nona e decima già programmate.

Da notare che solo dalla FFM -7 è imbarcato il sistema di lancio verticale VLS, sistema che secondo i piani originari dovrebbe essere oggetto di retrofit delle sei precedenti fregate.

Sia le restanti Mogami, sia le nuove FFM sono e saranno costruite a ritmo accelerato da Mitsubishi Heavy Industries e Mitsui Engineering & Shipbuilding, con due unità l’anno programmate per consentire alla JMSDF di schierarne un numero consistente nel più breve tempo possibile.

Differenze tra FFM e Mogami

Tornando alle nuove FFM, queste avranno dimensioni e dislocamento maggiori rispetto alle Mogami dalle quali peraltro sono strettamente derivate, quasi una EVO, e saranno impiegate per proteggere le isole più meridionali del arcipelago giapponese.

Infatti, avranno dislocamento standard superiore le 4.800 tonnellate contro le 3.500 delle Mogami, lunghezza di 142 metri contro 132,5 metri, larghezza di 17 metri contro 16,3 metri. Rimarrà invariato l’equipaggio di 90 uomini anche grazie al alto tasso di automazione a cui hanno fatto ricorso gli ingegneri navali giapponesi.

Oltre ad avere sin dalla costruzione 16 VLS per un missile superficie-aria di nuovo tipo A-SAM che sarà in grado di ingaggiare anche missili cruise e missili antinave supersonici, le successori delle Mogami avranno in dotazione la versione da crociera del missile Type 12 che il Giappone sta sviluppando come sistema ad interim in attesa del Tomahawk e dei nuovi missili ipersonici a cui stanno lavorando le industrie giapponesi. RWS per la difesa ravvicinata, lanciasiluri antisom e missili anti nave Type 17 (2 sistemi di lancio ottupli).

Le nuove unità, come le precedenti Mogami, avranno a disposizione hangar e ponte di volo per elicotteri del tipo SH-60 Seahawk ed UAS, nonché un piccolo bacino al di sotto del ponte di volo per il rilascio di Unmanned Surface Vehicle (USV) ed Unmanned Surface Vehicle (UUV) principalmente impiegati per rivelare mine ed altri tipi di ordigni sul fondo, oltre gli ormai classici RHIB, che ne aumenteranno la flessibilità e le capacità operative.

Tecnologia avanzata

Come le Mogami, anche le nuove FFM adotteranno il caratteristico e futuristico albero integrato con radar multiruolo di sorveglianza aerea, navale, tracciamento ed inseguimento OPY-2 (X-band multi-purpose) aggiornato all’ultimo standard, il sistema OQQ-25 costituito da Towed Array Sonar System (TASS) e da Variable Depth Sonar o ecogoniometro a profondità variabile per la caccia ai sottomarini ostili.

Anche per queste fregate è previsto la possibilità di imbarcare il sistema rapido per la posa delle mine

Inoltre, le FFM di seconda generazione saranno armate con un cannone da 127/62 mm, un impianto CIWS SeaRam,

L’archiettura del sistema propulsivo rimane quello CODAG (COmbined Diesel And Gas) su una turbina a gas  Rolls Royce MT30 e due motori diesel MAN.

Fonte ed immagine Acquisition, Technology & Logistic Agency (ATLA)

Articolo precedente

Esercitazione “Bold Fusilier” in Estonia per la NATO

Prossimo articolo

Gravemente colpita la corvetta russa “Askold”

Ultime notizie