Il Ministro della Difesa giapponese, Nobuo Kishi, in una intervista esclusiva a Nikkei, ha affermato che il budget per la Difesa non sarà più assegnato in relazione al suo peso rispetto al Prodotto Interno Lordo (PIL).
Nobuo Kishi ha affermato che è “necessario incrementare la capacità di difesa ad un ritmo completamente differente rispetto al passato […] nei campi spaziali, cyber ed elettromagnetici” continuando “assegneremo adeguatamente i fondi di cui abbiamo bisogno per proteggere la nostra nazione”.
Il Giappone ha mantenuto gli stanziamenti annuali per la Difesa entro l’1% del PIL fin dal 1961 arrivando però negli anni recenti a sfiorare tale valore come nel 2011 (0,99% del PIL) complice la complicata situazione economica globale.
Il superamento della soglia “simbolica” dell’1% sarebbe un segnale per tutta la regione della volontà di Tokyo di continuare a sviluppare uno strumento di Difesa molto avanzato dando priorità al settore.
La possibilità di gestire i fondi in modo flessibile consente di dare continuità ai programmi in modo da garantire adeguati finanziamenti durante le fasi di sviluppo, acquisizione e sostegno operativo.
A dicembre 2020 il Governo Suga ha approvato uno stanziamento record di 42,4 miliardi di euro per l’Anno Fiscale 2021 e considerando la possibile revisione al ribasso delle stime di crescita del Paese a causa della pandemia è possibile che la soglia dell’1% possa essere superata tra non molto.
La sola sostituzione dei sistemi AEGIS Ashore con unità navali comporterà un aumento della spesa di alcuni miliardi di euro.
Immagine di copertina: 2020年9月17日 防衛大臣就任&栄誉礼・儀仗 – Profilo Instagram Nobuo Kishi