Come avevamo scritto quasi cinque mesi fa nell’articolo “Perché Washington non vuole avere di mezzo l’S-400” la nostra “profezia” si sta avverando.
La Turchia ha infatti in programma di testare i nuovissimi sistemi missilistici russi S-400 con alcuni assetti della propria aeronautica militare incluso il caccia multiruolo F-16. Ad annunciarlo è stato lo stesso governatore di Ankara.
Nell’ambito di alcuni programmi sviluppati con la coordinazione della Presidenza delle Industrie della Difesa, F-16 ed altri aerei dell’Aeronautica Militare turca eseguiranno una serie di voli prova a bassa ed alta quota nelle giornate di lunedì e martedì sui cieli di Ankara
Governatore di Ankara
Malgrado l’F-16 sia il caccia più diffuso del mondo la possibilità di operare simultaneamente e in modo coordinato l’aereo e il radar della batteria missilistica permetteranno al sistema russo di acquisire una miriade di dati sulla tranciabilità del velivolo in diverse condizioni di volo. La conseguenza è un affinamento della capacità di scoperta del radar.
La Turchia ha acquistato dalla Russia due batterie missilistiche S-400 nel 2017 per 2,5 miliardi di dollari suscitando le ire di Washington. Di tutta risposta Ankara è stata cacciata in malo modo dal Programma JSF. Immaginate se al posto dell’F-16 ci fosse stato un F-35. Tutta un altra storia. Per ora, pericolo scampato.