fbpx
200604-N-QI093-1360 ATLANTIC OCEAN (June 4, 2020) The Ford-class aircraft carrier USS Gerald R. Ford (CVN 78) Transits the Atlantic Ocean, June 4, 2020. Gerald R. Ford and the Nimitz-class aircraft carrier USS Harry S. Truman (CVN 75) are marking the first time a Ford-class and a Nimitz-class aircraft carrier have operated together underway. Gerald R. Ford is underway conducting integrated air wing operations, and the Harry S. Truman Carrier Strike Group remains at sea in the Atlantic as a certified carrier strike group force ready for tasking in order to protect the crew from the risks posed by COVID-19, following their successful deployment to the U.S. 5th and 6th Fleet areas of operation. (U.S. Navy photo by Mass Communication Specialist 2nd Class Ruben Reed/Released)

Gli Stati Uniti predispongono navi ed aerei per esigenze nel Levante del Mediterraneo

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (US DoD) ha predisposto l’invio di un Carrier Strike Group rinforzato dinanzi le acque tra Libano ed Israele a seguito dello scoppio delle ostilità tra Hamas ed Israele e per prevenire eventuali allargamenti del conflitto ad altri attori e Paesi terzi.

Il Carrier Strike Group in questione è il CSG 12 imperniato sulla USS Gerald R. Ford (CVN 78), allo stato attuale la portaerei a propulsione nucleare più potente e moderna al mondo, sul incrociatore lanciamissili USS Normandy (CG 60 ) classe Ticonderoga e su quattro cacciatorpediniere, gli USS Thomas Hudner (DDG 116), USS Ramage (DDG 61), USS Carney (DDG 64) e USS Roosevelt (DDG 80) appartenenti alla classe Arleigh Burke.

Gli USS Carney (DDG-64) e USS Roosevelt (DDG-80) sono stati aggiunti al CSG 12 della Ford (normalmente i CSG sono costituiti da una portaerei, un incrociatore e due cacciatorpediniere o su tre cacciatorpediniere senza l’incrociatore) ed è altamente probabile, seppur non reso pubblico, che nell’area vi sia uno o due SSN classe Virginia che ombreggiano e difendono a distanza il CSG (sono normali procedure operative).

La Gerald R. Ford ha un gruppo aereo di settantacinque tra F-35C, F/A-18E/F Super Hornet, EA-18G Growler, E-2D, CV-22B ed MH-60R.

L’USS Normandy ha a disposizione due sistemi VLS Mk 41 ognuno con 61 celle per un mix di missili SM-2MR Block IIIB, SM-2ER Block IV, SM-3, SM-6, ESSM, Tomahawk da crociera ed ASROC antisommergibili oltre otto missili antinave Harpoon e due torri da 127/62 mm per tiri contro costa.

Gli USS Ramage e Carney appartengono alla Flight I della classe Arleigh Burke che fin qui conta oltre settanta cacciatorpediniere costruiti; i Flight I hanno due VLS Mk 41 per un totale di 90 celle, due lanciamissili quadrupli per missili Harpoon ed un cannone da 127/54 mm; gli USS Roosevelt e Thomas Hudner appartengono al Flight IIA e sono dotati di due sistemi VLS Mk 41 per un totale di 96 celle con possibilità di imbarco degli ESSM quad-packed ed un cannone da 127/62 mm.

Oltre le suddette navi il Pentagono ha predisposto misure per potenziare gli squadroni di aerei da caccia F-35, F-15, F-16 e A-10 dell’USAF nella regione. Gli Stati Uniti mantengono forze pronte a livello globale per rafforzare ulteriormente questa posizione di deterrenza, se necessario.

L’invio delle navi statunitensi dinanzi l’area di crisi ovviamente è stata criticata da Hezbollah che ha minacciato di attaccare tutti gli obiettivi statunitensi in Medio Oriente laddove le Forze Armate di Washington dovessero intervenire nel conflitto in corso.

Allo stesso tempo l’Amministrazione Biden ha in corso la fornitura accelerata alle forze di difesa israeliane attrezzature e risorse aggiuntive, comprese le munizioni, con i primi velivoli C-17 e C-5 che hanno già trasportato i primi materiali urgenti.

Foto @U.S. Navy/ Mass Communication Specialist 2nd Class Ruben Reed

Articolo precedente

Stati Uniti, l’abbattimento del drone turco non distoglie la nostra attenzione dall’ISIS

Prossimo articolo

Estonia e Lettonia acquistano congiuntamente autocarri militari

Ultime notizie