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Gli ultimi satelliti Galileo si uniscono alla costellazione

Gli ultimi satelliti europei Galileo nello spazio si sono uniti alla costellazione operativa, trasmettendo segnali di navigazione a tre miliardi di utenti in tutto il pianeta Terra e inoltrando richieste di soccorso ai soccorritori. 

La loro entrata in servizio segue una campagna di test estiva e si tradurrà in un aumento misurabile dell’accuratezza del posizionamento e in una migliore prestazione di trasmissione dei dati dell’intero sistema Galileo.

I satelliti Galileo 27-28 sono stati lanciati alla fine dello scorso anno  e sono stati sottoposti alla revisione dei test in orbita alla fine di aprile, svoltasi tra l’ESA, il produttore di satelliti OHB e il produttore di payload di navigazione Surrey Satellite Technology Ltd (SSTL). 

I carichi utili di entrambi i satelliti stanno funzionando molto bene – tra i migliori dell’intera costellazione – ed entrambi i satelliti, appena entrati in servizio, aumentano la precisione della posizione e la robustezza del sistema Galileo nel suo complesso.

È seguita una revisione di test in orbita di sistema/operazioni di successo, co-presieduta da ESA ed EUSPA, l’Agenzia del programma spaziale dell’UE, responsabile generale della messa in servizio, che ha confermato lo stato di salute dei satelliti.

Ora, dopo una campagna di test di successo quest’estate, questi due nuovi satelliti Galileo sono diventati i primi a trasmettere un messaggio di navigazione potenziato, con tre miglioramenti chiave per gli utenti pubblici del Galileo Open Service:

– Acquisizione più rapida dei dati di navigazione che consente agli utenti di stabilire una prima posizione più rapidamente.

– Maggiore robustezza in ambienti difficili, come i centri urbani dove la visibilità satellitare può essere ridotta da edifici alti.

– Accesso più facile alle informazioni sull’ora nel messaggio di navigazione per gli utenti che hanno solo una stima approssimativa del tempo dell’ordine di un secondo o due.

Per testare e trasmettere questo nuovo messaggio di navigazione, Thales Alenia Space in Italia, SSTL, OHB ed ESA hanno sviluppato un nuovo software per la Navigation Signal Generation Unit e lo hanno caricato sui due satelliti.

Durante l’estate, l’ESA ha condotto un’ampia campagna di test per garantire la compatibilità dell’intero sistema Galileo a livello di unità, carico utile, satellite, terra e sistema con il messaggio avanzato. Nell’ambito di questo sforzo, l’EUSPA ha supervisionato i test dei ricevitori per garantire che questa compatibilità fosse estesa ai ricevitori e ai chipset Galileo sul mercato. Questi ultimi satelliti lanciati sono stati casi di test ideali per messaggi e software di navigazione migliorati.

Stefan Wallner, capo dell’unità di ingegneria dei segnali spaziali G1, commenta: “Questo test è stato fondamentale per l’intero sistema Galileo, poiché significa che gli utenti finali possono ora ricevere una prima correzione di posizionamento due volte più velocemente, fino a soli 16 secondi“.

La trasmissione dei segnali potenziati dai satelliti Galileo 27 e 28 ha consentito al team di confermarne la corretta implementazione e caratterizzarne le prestazioni a lungo termine. Dopo il successo del Test Review Board, i satelliti sono tornati in servizio il 29 agosto.

Fonte ed immagine European Space Agency

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