Il 16 aprile, gli Stati Uniti hanno sottoscritto un accordo con la Norvegia per aumentare la loro presenza nel paese nordico.
Il Ministro della Difesa Frank Bakke-Jensen ha affermato che “questo accordo rafforza le possibilità degli Stati Uniti e della NATO di difendere la Norvegia”.
Washington costruirà a sue spese nuove infrastrutture presso l’Aeroporto di Evenes, posizionato strategicamente entro il circolo polare artico, per consentire le operazioni di volo da parte di pattugliatori marittimi statunitensi e della NATO.
I lavori verranno inoltre eseguiti anche presso gli aeroporti di Rygge, Sola e la base navale di Ramsund.
L’accordo prende il nome di Entitled Supplementary Defense Cooperation Agreement (SDCA) e prevede che gli Stati Uniti potranno utilizzare queste aree nel pieno rispetto delle leggi norvegesi ma senza la creazione di basi permanenti.
Chiaramente, avendo i norvegesi ordinato anche loro il P-8 Poseidon, verranno edificate le strutture logistiche per ospitare i velivoli di entrambi i paesi.
Inoltre, nessun armamento nucleare può essere trasportato su navi o aerei che faranno sosta in Norvegia.
Il testo integrale dell’accordo è disponibile: qui
Immagine di copertina: 170428-N- KS227-001 KEFLAVIK, Iceland (April 28, 2017) A P-8A Poseidon aircraft assigned to Patrol Squadron (VP) 16, arrives in Keflavik, Iceland, for anti-submarine warfare training. U.S. 6th Fleet, headquartered in Naples, Italy, conducts the full spectrum of joint and naval operations, often in concert with allied, joint, and interagency partners, in order to advance U.S. national interests and security and stability in Europe and Africa. (U.S. Navy photo by Lt. j.g. Grade Matthew Skoglund/Released)