Si susseguono da ormai quasi due anni velati messaggi da parte di esponenti delle Forze Armate emiratine della volontà di dotarsi di velivoli di 5^ Generazione o stealth.
Nel 2017 al Dubai Air Show il vice Capo di Stato Maggiore dell’U.S. Air Force Stephen Wilson affermò che erano in corso delle trattative sul Programma JSF. Il Presidente Trump iniziò a valutare la proposta.
Ieri, a quasi due anni di distanza, l’Assistente al Segretario di Stato per gli affari politico-militari R. Clarke Cooper ha affermato che le trattative si sono definitivamente arrestate.
Ai cronisti della CNBC che gli chiedevano della possibile vendita degli F-35 Cooper ha risposto semplicemente risposto “No,no”. Gli Stati Uniti continueranno comunque a supportare lo sforzo del paese del Golfo aggiornando la loro flotta di F-16.
Gli Emirati Arabi Uniti sono nell’olimpo dei paesi acquirenti di materiale militare statunitense e sono considerati l’alleato più fedele del Golfo.
L’amministrazione Trump ha inaugurato nel 2017 l’U.S.-UAE Defense Cooperation Agreement per incrementare la cooperazione militare tra i due paesi.
L’F-35 è però più di un semplice aereo, è la spina dorsale delle nuove forze aree degli Stati Uniti e di diversi suoi stretti alleati (Italia compresa). Gli Emirati Arabi hanno dimostrato una certa apertura verso la tecnologia militare cinese acquistando tra le altre cose i droni a lungo raggio Wing Loon. Non certo un punto a loro favore.
L’unico paese della zona ad aver acquistato gli F-35 è Israele, al quale gli Stati Uniti riservano sempre le migliori tecnologie sopratutto in ottica regionale-