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Gli USA vogliono allentare le restrizioni sull’export dei droni

L’amministrazione Trump è alle prese con l’allentamento delle restrizioni all’export dei velivoli senza pilota dove la concorrenza cinese sta conquistando rapidamente terreno.

MTCR

MTCR

I cambiamenti riguardano una reinterpretazione del Missile Technology Control Regime (MTCR): un accordo politico informale sottoscritto da 35 paesi.

Missile Technology Control Regime - Wikipedia
Paesi che hanno sottoscritto l’MTCR in verde

L’MTCR nasce nel 1987 per limitare la proliferazione di sistemi “unmanned” in grado di trasportare armi di distruzione di massa e li divide in due categorie.

Nella “Categoria I” rientrano droni e missili in grado di trasportare più di 500 kg di carico ad almeno 300 km di distanza mentre nella “Categoria II” rientrano gli UAV senza limitazioni di carico ma con una autonomia superiore ai 300 km che sono dotati anche di sistemi di volo autonomo, volo oltre l’orizzonte,etc.

Tutto quello che rientra nella “Categoria I” è soggetto ad un “unconditional strong presumption of denial” e possono essere autorizzate vendite all’estero solo in rare occasioni. L’export delle tecnologie di produzione è invece severamente proibita in ogni caso. Per la seconda categoria invece l’iter di approvazione è più permissivo ma comunque non facile.

Queste due classificazioni si applicano indistintamente dal fatto che il drone sia armato o meno.

Alla fine degli anni 80′ i droni erano però enormemente meno sofisticati di quelli di oggi con basse autonomie e capacità limitate anche ad una sola missione. C’era, più che altro, il rischio che i velivoli senza pilota sarebbero divenuti vettori per armi NBC e che alcune nazioni avrebbero facilmente convertito i droni in missili da crociera.

I droni moderni invece possono svolgere una moltitudine di missioni militari ma anche civili (ricerca e soccorso, controllo delle frontiere, protezione di infrastrutture critiche, controllo dell’erosione del suolo,etc), possono essere recuperati e hanno autonomie di migliaia di chilometri.

L’equiparazione della definizione tra UAV e missili diviene oggi anacronistica senza considerare il fatto che in diversi modelli di velivoli senza pilota vengono impiegate tecnologie civili che sono di fatto impossibili da tracciare. I rischi prospettati per gli UAV di divenire vettori per armi di distruzione di massa o fare di un drone un missile da crociera appaiono non sono ritenuti più una minaccia reale o immediata. Esistono infatti tecnologie enormemente più efficaci, non ultime quelle relative al volo ipersonico.

Gli Stati Uniti e l’MTCR

Gli Stati Uniti, dal 1987, hanno esportato droni di “Categoria I” solamente a Francia, Italia, Germania e Regno Unito. Le “rare eccezioni” appunto.

La volontà degli Stati Uniti è quella di poter discutere più liberamente la vendita di droni all’estero con gli stessi parametri usati per l’export degli altri armamenti.

Come Washington voglia interpretare i dettami dell’MTCR non è chiaro. Una delle modifiche papabili è quella di rimuovere la “presunzione di rigetto” per i droni con una velocità massima inferiore agli 800 km/h. In questo modo non ci si modificherebbe l’MTCR ma si stabilirebbe in modo univoco come gli USA lo interpretano.

La direzione è chiaramente quella di limitare le vendite dei droni di fabbricazione cinese che stanno riscuotendo un successo crescente sul mercato. Velivoli senza pilota che, secondo gli americani, non sono altro che copie di sistemi da loro sviluppati e prodotti (MQ-9 vs Wing Loong II).

Una delle critiche che viene mossa all’MTCR è quella di non aver limitato la proliferazione dei droni come nel caso dell’Arabia Saudita o degli Emirati Arabi Uniti.

Nel programma di Trump

Non si tratta di una mossa “improvvisa”. L’amministrazione Trump ha lavorato per più di due anni alla ricerca di un accordo tra i 35 paesi per alleviare le restrizioni dell’MTCR senza però raggiungere alcun risultato.

Il Senatore Bob Menendez, democratico, ha accusato Trump di eliminare un altro trattato internazionale che ha reso più sicuri gli Stati Uniti e altri paesi per decenni.

A favore chiaramente le aziende del comparto militare tra cui spicca la General Atomics, produttrice dell’MQ-9.

Documenti

Paesi partner dell’MTCR

  • Argentina (1993)
  • Australia (1990)
  • Austria (1991)
  • Belgium (1990)
  • Bulgaria (2004)
  • Brazil (1995)
  • Canada (1987)
  • Czech Republic (1998)
  • Denmark (1990)
  • Finland (1991)
  • France (1987)
  • Germany (1987)
  • Greece (1992)
  • Hungary (1993)
  • Iceland (1993)
  • India (2016)
  • Ireland (1992)
  • Italy (1987)
  • Japan (1987)
  • Luxembourg (1990)
  • Netherlands(1990)
  • New Zealand (1991)
  • Norway (1990)
  • Poland (1998)
  • Portugal (1992)
  • Republic of Korea (2001)
  • Russian Federation (1995)
  • South Africa (1995)
  • Spain (1990)
  • Sweden (1991)
  • Switzerland (1992)
  • Turkey (1997)
  • Ukraine (1998)
  • United Kingdom (1987)
  • United States of America (1987)
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