Si svolgono per tre giorni le attività legate all’esercitazione “Hot Winter 2” da parte delle IDF con reparti schierati a ridosso del confine con il Libano.

L’esercitazione, iniziata lo scorso sabato, coinvolge un totale di tredicimila militari di cui ottomila effettivi e cinquemila riservisti richiamati per l’occasione.
Il tema principale di “Hot Winter 2” è il rafforzamento della prontezza operativa delle forze da combattimento e della logistica dell’Esercito Israeliano alle prese con scenari improvvisi e non predeterminati.
Sebbene tale esercitazione sia stata una sorpresa per il personale richiamato, il comando delle IDF ha voluto specificare che “Hot Winter 2” è stata organizzata da tempo, ben prima che Israele raggiungesse l’accordo con il Libano per la delimitazione dei confini marittimi e sullo sfruttamento delle risorse di gas e petrolio sussistenti in quelle acque e del recente riacutizzarsi della crisi con i Palestinesi.
La logistica, oltre la prontezza al combattimento, è al centro di questa esercitazione poiché, in precedenza, sono emerse criticità nella gestione del supporto nel corso di recenti attività addestrative ed operative.
La “Hot Winter 2” si aggiunge ad una serie di esercitazioni svolte nel nord di Israele anche da parte della 99a Divisione di recente formazione, a ridosso del confine con il Libano, nel corso di quest’anno in cui sono stati prese in considerazione diverse tipologie di scenari operativi.
Foto Israel Defense Forces