L’Australian Defence Force ha terminato la sua ultima missione per aiutare i partner regionali a rilevare la pesca illegale, non segnalata e non regolamentata (Illegal, Unreported and Unregulated – IUU) nel Pacifico sud-occidentale.
Un aereo C-27J Spartan della Royal Australian Air Force ha fornito la sorveglianza aerea come parte dell’operazione australiana SOLANIA, a sostegno delle operazioni di sorveglianza e pattugliamento marittimo regionali coordinate dall’Agenzia per la pesca del Forum delle isole del Pacifico (FFA).
L’operazione SOLANIA assiste le Nazioni dell’area del Pacifico con l’intelligence, la sorveglianza e la ricognizione per sostenere l’individuazione delle minacce marittime che potrebbero portare ad azioni di contrasto e azioni penali.
L’operazione è stata condotta dal Centro regionale di sorveglianza della pesca della FFA a Honiara, Isole Salomone.
Il capo delle operazioni congiunte, il Tenente Generale Greg Bilton, ha affermato che la continua presenza dell’Australia nel Pacifico sud-occidentale ed il contributo alla prevenzione della pesca IUU hanno evidenziato il sostegno dell’Australia alla regione durante un periodo reso gravemente incerto dalla profonda crisi economica innestata dalla pandemia di Covid19.
L’Australia continuerà a lavorare al fianco dei partner del Pacifico sud-occidentale per garantire che le loro economie marittime siano protette dallo sfruttamento da parte della pesca IUU.
L’operazione SOLANIA integra la componente di sorveglianza aerea del Pacific Maritime Security Program del Governo Australiano, che fornisce aerei a contratto per l’FFA da utilizzare fino a 365 giorni all’anno in 15 nazioni dell’isola del Pacifico.
La Royal Australian Air Force (RAAF) ha ordinato 10 Leonardo C-27J Spartan con consegne iniziate nel 2014.
Tutti i velivoli ordinati sono stati consegnati entro il mese di aprile del 2018 e sono in servizio con il No. 35 Squadron che è parte del 84 Wing. La Capacità Operativa Iniziale (IOC) dei primi quattro esemplari consegnati è stata raggiunta nel mese di dicembre del 2016.
Fonte e foto Dipartimento della Difesa dell’Australia