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I nuovi robot dell’US Army? Niente cyborg ma ibridi con “muscoli umani”

Il Laboratorio di Ricerca dell’U.S. Army ha varato un nuovo programma per “costruire” la prossima generazione di robot da dispiegare sul campo di battaglia.

Non più però androidi dalle articolazioni meccaniche ma robot in grado di controllare muscoli come quelli umani.

La ricerca rientra all’interno della robotica biohybrid che, contrariamente al cyborg che è un umano con innesti artificiali, prevede un robot con componenti biologiche.

Il laboratorio dell’Army intende sostituire le complesse e anche limitate articolazioni attualmente in uso grazie all’impiego di fibre muscolari in grado di adattarsi meglio alle condizioni del campo di battaglia dato che uno dei maggiori ostacoli per i robot terrestri ad oggi è l’instabilità sui terreni sconnessi.

I vantaggi sarebbero una maggiore flessibilità in modo da funzionare più come un essere umano che non come una macchina.

I primi test verranno svolti su macchine già sviluppate dal laboratorio come il Legged Locomotion and Movement Adaptation Research Platform (LLAMA) oppure il Legged Squad Support System del Corpo dei Marines.

Un programma in tal senso è stato varato anche dalla NASA che sta studiando il modo in cui questi robot potranno esplorare il Sistema Solare.

Un team di Harvard ha già creato un pesce bio-ibrido capace di “nuotare” come fosse una rana mentre l’Università di Tokyo ha sviluppato un “dito” impiegando le cellule di topo.

I maggiori problemi che dovranno essere superati prima di arrivare ad un certo livello di maturità è trovare soluzioni alternative per far muovere il muscolo a comando senza dover impiegare elettricità grazie ad esempio all’impiego dei motoneuroni.

Immagine di copertina: Tissue-engineered soft robotic ray that’s controlled with light. Karaghen Hudson and Michael Rosnach, CC BY-ND

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