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I nuovi sottomarini di Taiwan? Non ci spaventano, parola di Pechino

La costruzione del primo sottomarino di produzione indigena di Taiwan, seppur con il fondamentale aiuto di Stati Uniti e Giappone, non è stato accolto con particolare entusiasmo da parte cinese.

Pechino afferma che i nuovi battelli “non possono fare onde nello stretto” data la grande componente anti-sommergibile che la Cina possiede.

L’analista Wei Dongxu di Beijin ha rilasciato un commento al Global Times, dove sottolinea che con il trasferimento di tecnologia i taiwanesi potranno far funzionare il sottomarino ma l’inesperienza nella produzione di sistemi complessi potrebbe portare a problemi che ne inficerebbero la capacità di combattimento.

Wei ha anche affermato che la “Cina monitorerà i movimenti dei sommergibili impiegando l’Y-8” che è uno dei maggiori “frequentatori” delle acque dello stretto di Taiwan.

Hidden Dragon

Per approfondire: Taiwan, inizia la costruzione del primo sottomarino indigeno

Taiwan ha ufficialmente iniziato la costruzione del primo di otto sottomarini di produzione indigena con una cerimonia nel porto di Kaohsiung nel sud dell’Isola.

Il supporto tecnico sarebbe assicurato da ingegneri in pensione della Mitsubishi e Kawasaki così come le tecniche di costruzione dovrebbero essere simili a quelle “nipponiche”.

Il sistema di combattimento, secondo quanto è trapelato, è l’AN/BYG-1 impiegato sui Classe Virginia dell’US Navy.

Le dimensioni sono nell’ordine dei 70 metri di lunghezza e 2.500 tonnellate di dislocamento.

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