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I Paesi Bassi delineano la sostituzione del Goalkeeper

Il Goalkeeper è un cosiddetto sistema d’arma ravvicinato (CIWS) entrato in servizio con la Marina Reale dei Paesi Bassi agli inizi degli anni Ottanta del passato secolo. È un sistema inteso per l’autodifesa a corto raggio contro le minacce aeree, compresi i missili anti-nave nonché per l’ingaggio ravvicinato di piccoli bersagli di superficie. L’arma in questione in Europa trovò il favore, oltre dei Paesi Bassi, del Belgio, del Portogallo e, soprattutto, della Gran Bretagna che lo impiegò a bordo delle due portaerei Invincible e Illustriuos, sulle due LPD Albion e Bulwark e su quattro fregate Type 22 Batch 3.

 Grazie a un programma di ammodernamento, la durata della vita del Goalkeeper della Marina Reale dei Paesi Bassi è stata estesa fino al 2025.

Per la sostituzione, la Difesa olandese punta a sistema d’arma in grado di ingaggiare bersagli aerei e di superficie a una distanza relativamente breve, come missili anti-nave, razzi droni e velivoli. I missili anti-nave possono essere armi con velocità molto elevate e profili di volo complessi. Anche la minaccia della saturazione deve essere presa in considerazione da questo nuovo sistema d’arma.

La nuova capacità deve anche essere in grado di far fronte a navi d’attacco in rapida manovra con una varietà di sistemi d’arma.

RIM-116 Rolling Airframe Missile.jpg

La Difesa Olandese è giunta alla conclusione che la soluzione ottimale è basata su un duplice sistema, missile RAM (Rolling Airframe Missile) e munizionamento guidato DART da 76 mm.

Il RAM è un sistema missilistico che richiede un complesso di lancio mentre il munizionamento DART è impiegabile dai cannoni Leonardo Super Rapido e Sovrapronte da 76/62 mm.

The Strales 76mm system with DART guided ammunition - Leonardo - Aerospace,  Defence and Security
foto Leonardo

Insieme, entrambi i tipi dii sistemi possono combattere la stragrande maggioranza delle minacce aeree e di superficie. Il missile RAM vola indipendentemente verso una minaccia grazie al proprio meccanismo di controllo. La granata DART è guidata verso il bersaglio con il radar Pharos. Un sistema di controllo del fuoco coordina il dispiegamento di entrambi i tipi di munizioni. Il radar e il sistema di controllo del fuoco provengono da Thales Nederland che dovrà fornire il sistema di comando e combattimento e dovrà curarne l’integrazione del RAM e del DART.

I nuovi sistemi saranno installati sulle attuali Landing Platform Docks (HNLMS Rotterdam e HNLMS Johan de Witt), sulla Joint Logistic Support Ship (HNLMS Karel Doorman) e sulle nuove Fregate Anti-Submarine Warfare che entrerà in servizio dal 2028, programma congiunto dei Paesi Bassi e del Belgio. Anche la futura nave di supporto al combattimento (HNLMS Den Helder) è in fase di preparazione, ma non ne è ancora stata fornita per ragioni di budget.

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foto Thales

Il radar Pharos di Thaled sarà disponibile dal 2028, mentre gli altri componenti inizieranno ad essere consegnati a partire dal 2025. Da quel momento in poi, un LPD o JSS potrà essere dotato ogni anno di lanciatore RAM, cannone da 76 mm e del sistema di controllo del fuoco. Durante questa conversione, le navi saranno predisposte per l’installazione del radar Pharos. Nei primi anni di utilizzo si avrà quindi una capacità parziale anche se già superiore rispetto agli attuali Goalkeeper.

Il progetto coinvolge da 100 a 250 milioni di euro. Ora che l’indagine è stata completata, i contratti di acquisto dovranno essere stipulati entro il 2022 per permettere l’installazione dei sistemi a partire dal 2025.

Fonte Ministero della Difesa dei Paesi Bassi

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