Secondo quanto riportato dalla stampa locale, i sistemi di difesa aerea della Slovacchia hanno rilevato l’attacco compiuto da un missile da crociera russo contro un obiettivo posti nell’Ucraina occidentale.
Il punto di impatto del missile è stato identificato ad una distanza di circa cento chilometri dal confine della Slovacchia.
Il Ministro della Difesa di Bratislava, Jaroslav Nad’, ha affermato che l’obiettivo era la distruzione di una stazione ferroviaria.
Nad’ ha riferito di essersi “innervosito” per l’attacco, ha sconsigliato di “andare o venire dall’Ucraina specialmente via treno” ed ha ricordato che un eventuale attacco in territorio slovacco potrebbe attivare l’Articolo 5 del Patto Atlantico.
Sistemi di difesa aerea e rete radar nazionale
La Slovenia opera cinque batterie 2K12 Kub 2M che sono di stanza presso l’11^ Brigata a Nitra e, fino a poco tempo fa, anche una batteria missilistica S-300 che è stata recentemente donata all’Ucraina.
In sostituzione dell’S-300 è giunta a Sliač, nella Slovenia centrale, una batteria MIM-104 Patriot degli Stati Uniti.
Invece, per quanto riguarda la rete radar nazionale essa è operata dalla 2^ Brigata a Zvolen e si basa principalmente su sistemi di produzione sovietica e cecoslovacca (sei P-37MSK, quattro RL-4 e tre PRV-17) che non sono completamente integrabili all’interno del network dell’Alleanza Atlantica.
Le stazioni radar più orientali, vicine quindi al confine ucraino, sono quelle di Michelovce (1^ Compagnia) e Presov (7^ Compagnia).
Futuro
Un contratto per l’aggiornamento della rete radar è stato firmato il 25 marzo 2021 con l’acquisto di 17 radar della Israel Airspace Industry (IAI) per circa 150 milioni di euro.
I nuovi sistemi dovrebbero essere sei radar a lungo raggio ELM-2048 M-MMR con portata fino a 400 chilometri, cinque ELM-2048 S-MMR da 150 chilometri e sei a corto raggio ELM-2138.
La consegna di tutti i radar avverrà entro il 2025.
Immagine di copertina: A Soviet P-37 (NATO-Code: Bar Lock) air defense radar system (di ShinePhantom)