
Il 2020 sarà l’anno in cui l’US Navy deciderà quale tra le quattro aziende finaliste vincerà il programma FFG(X) per la costruzione di 20 fregate missilistiche.
A contendersi il contratto multimiliardario (1,27 miliardi per la prima unità + 900 per le rimanenti diciannove) ci sono: Austral USA, Fincantieri, General Dynamics e Huntington Ingalls.
Per capire meglio il quadro della situazione bisogna partire da cosa ha spinto l’US Navy a varare il programma FFG(X).
Le Littoral Combat Ship (Classe Freedom e Classe Independence) si sono rivelate un bagno di sangue sia per i costi ritenuti eccessivi sia per le non adeguate capacità operative delle navi.
L’US Navy si è trovata dunque a dover introdurre, nel più breve tempo possibile, delle fregate in grado svolgere le missioni secondo la dottrina delle Small Surface Combatants ma anche di poter essere integrate, se necessario, in gruppi da battaglia complessi come quelle di una portaerei nucleare.
Va ricordato che le ultime fregate ad entrare in servizio presso la US Navy sono state le Oliver Hazard Perry (FFG-7) consegnate tra il 1973 ed il 1984 in cinquantuno unità. Le FFG-7 sono state tutte dismesse o vendute a paesi terzi nel 2015.
Progetti già collaudati
La necessità di procurarsi in tempi relativamente rapidi le fregate sottintende che la Navy necessita di un progetto già collaudato ed in servizio. Un progetto maturo dal quale poter derivare una versione opportunamente modificata con i sistemi statunitensi. Questo indirizzo è reso ancora più esplicito dall’intenzione della US Navy “to use only systems and technologies that already exist or are already being developed for use in other programs, rather than new technologies that need to be developed”.
Cantieri
Il Congresso è preoccupato dal fatto che con l’ingresso delle FFG(X) la Navy taglierà di conseguenza le LCS con un impatto negativo sui cantieri che le costruiscono. L’ideale sarebbe quindi che il progetto vincente possa costruire le fregate presso i cantieri che attualmente costruiscono le LCS dando continuità lavorativa anche all’indotto.
Requisiti
Come detto le FFG(X) devono essere in grado di operare singolarmente come SSC oppure in un gruppo da battaglia di una portaerei nucleare (serve velocità…).
I requisiti minimi comprendono: un massimo di 200 uomini di equipaggio, 3000 miglia nautiche di autonomia a 16 nodi e una velocità massima sostenibile di 28 nodi. Inoltre l’impianto elettrico della fregata deve essere in grado di produrre una grande quantità di corrente per poter installare, in un secondo momento, armi ad energia diretta ed eventuali aggiornamenti del radar EASR.
Il National Defense Authorization Act dell’anno fiscale 2020 pone grande attenzione, vista l’inusuale presenza di aziende straniere per un contratto del genere, alla scelta di tecnologia statunitense. Una lunga lista di sistemi e impianti dovrà infatti essere di produzione nazionale. In controtendenza a ciò però autorizza l’impiego, limitato alla sola prima unità, di motori e riduttori di produzione estera.
I progetti
- La Austal USA ha proposto una LCS Classe Independence maggiormente armata. Scafo trimarano, 3.000 tonnellate di dislocamento, ponte di volo dalle generose dimensioni e spazio per 16 lanciatori VLS Mk-41
- Fincantieri Marinette Marine ha offerto una fregata basata sulla Classe Bergamini da costruirsi presso i cantieri Wisconsin Marinette Marine con Lockheed Martin. La proposta italiana vedeva inizialmente 16 celle VLS salite poi a 32 nella proposta presentata al Sea Air Space 2019.
- La General Dynamics Bath Iron Works ha scelto di proporre una versione modificata della Classe Alvaro de Bazan F100 in servizio presso l’Armada dal 2002 ed esportate in Australia (classe Hobart) e in Norvegia ( classe Fridtjof Nansen). Le stesse F100 sono state prodotte da una partnership tra i cantieri Bath, Navantia e Lockheed Martin nell’Advanced Frigate Consortium. Le F100 sono già equipaggiate con tecnologia statunitense, a partire dal radar AEGIS.
- La Huntington Ingalls Industries (HII) ha proposto una versione modificata dei cutter classe Legend senza però fornire un modello o un rendering.
- Lockheed Martin aveva proposto una LCS classe Freedom dotata di più armamento. Il 28 maggio 2019 ha ritirato la propria candidatura preferendo concentrarsi sulle LCS e sulla vincita della fornitura del sistema di combattimento per le FFG(X).
Chi vince?
Ad Ares il dono della preveggenza non è ancora arrivato ma è possibile analizzare gli elementi a disposizione.
L’Austal USA si basa sulle LCS classe Independence che non sono proprio tra le grazie del Pentagono per i motivi sopra citati. La HII invece sviluppa la propria proposta sui cutter classe Legend della Coast Guard nati però per tutt’altri scopi rispetto ai requisiti del programma (non mostrando poi nemmeno un modellino o concept).
Rimangono le proposte derivate da due fregate “pure”: la FREMM di Fincantieri e la F100 della General Dynamics Bath Iron Works.
FREMM – Fincantieri
La proposta di Fincantieri parte della Classe Bergamini. Per renderla adatta ai requisiti del programma FFG(X) gli ingegneri del gruppo triestino sono intervenuti sul progetto originale aggiungendo 300 tonnellate di materiali compositi per garantire un Grado A di resistenza per impianto propulsivo, sistemi critici e sistemi di combattimento. Questo ha comportato una diminuzione dell’abitabilità che rimane comunque molto elevata essendo una caratteristica fondante del programma FREMM.
Il sistema di propulsione dovrebbe essere composto non da una, come sulle FREMM europee, ma da due turbine General Electric/Avio LM2500 per garantire il livello di ridondanza tanto caro all’US Navy. La velocità massima sostenibile si attesta a 26,5 nodi (1,5 nodi in meno rispetto al requisito dell’US Navy) con una autonomia superiore alle 6.000 nm a 16 nodi.
La sovrastruttura è stata modificata per implementare i tre pannelli RMA del nuovo radar dell’US Navy prodotto da Raytheon, l’Enterprise Air Surveillance Radar.
Il numero di lanciatori verticali (VLS) è salito da 16 a 32 mentre i lanciatori per missili anti-nave posizionati al centro della fregata possono passare da 8 a 16. Il cannone principale è l’Mk 110 da 57 mm mentre il 76/62 poppiero è stato sostituito da un lanciatore RAM.
Il numero massimo di membri dell’equipaggio è stato pareggiato rispetto ai requisiti dell’US Navy (200 uomini).
La capacità di generazione elettrica è di ben 12 megawatt, la stessa potenza generata dagli incrociatori classe Arleigh Burke, con la possibilità di avere quattro megawatt sostituendo i generatori.
Fincantieri ha affermato che il National Defense Authorization Act dell’anno fiscale 2020 non avrà alcuna ripercussione sulla proposta.
La Fregata ASW Alpino che è approdata negli Stati Uniti nel 2018 ha ricevuto commenti molto positivi sull’abitabilità della nave a partire dagli ampi spazi e dall’eccellente insonorizzazione e anche sul sistema di gestione dei danni.
Fincantieri, come da noi riportato, ha investito 100 milioni di dollari per poter adeguare i propri cantieri di Marinette Marine alla costruzione di due fregate all’anno.
General Dynamics Bath Iron Works – F100
Sulla proposta di General Dynamics non sono trapelate moltissime informazioni.
La classe spagnola F100 su cui si basa ha in parte quello che l’US Navy richiede: radar AEGIS (AN/SPY-1D), componentistica americana (radar di superficie e sonar passivo della Raytheon), armamento americano (VLS Mk 41, SM-2MR, Sea Sparrow, Harpoon,etc) sono in servizio ormai da più di un decennio ( la prima nel 2002) e hanno avuto un discreto successo internazionale con Australia (Classe Hobart) e Norvegia (Classe Fridtjof Nansen).
L’impianto propulsivo CODOG (Combined Diesel Or Gas) è composto da due turbine General Electric LM2500 mentre la produzione elettrica è affidata a due generatori da 9 megawatt. La velocità massima è di 29 nodi ma installando l’ultima evoluzione delle turbine, la G4, la F100 può raggiungere i 33,6 nodi.
Conclusione
La scelta più naturale per il programma FFG(X) sarebbe il progetto di General Dynamics Bath Iron Works basato sulle fregate F100. Si tratta di unità la cui progettazione risale alla fine degli anni novanta ma che si sono innovate nel corso degli anni grazie alle esportazioni verso Norvegia e Australia.
Le FREMM invece hanno standard diversi e più attuali anche per quello che riguarda la sistemazione a bordo. Fincantieri spinge molto sulla capacità di produzione elettrica della nave in grado di supportare non solo armi ad energia diretta ma anche un upgrade del radar EASR da 3 RMA (Radar Modular Assemblies) fino a 27 RMA.
Le F100 fanno largo uso di componentistica americana mentre le FREMM hanno invece una grossa aliquota europea che dovrebbe essere sostituita. Le F100 sono però anche navi quasi paragonabili ad un cacciatorpediniere più che ad una fregata per quello che riguarda l’armamento. Hanno un equipaggio sensibilmente superiore a quello indicato dall’US Navy (che tra le altre cose ha previsto due equipaggi per ogni nave).
L’attesa per sapere quale azienda si aggiudicherà il programma FFG(X) finirà, se tutto va bene, a luglio.