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Il B-21 Raider di Northrop Grumman compie 5 anni

Il nuovo bombardiere strategico B-21 Raider compie cinque anni di vita da quando, nel febbraio 2016, la Northrop Grumman ha iniziato a lavorare in gran segreto ad un nuovo velivoli che, secondo quanto trapelato, supera di due generazioni in “stealthness” gli aerei attualmente in servizio.

Lo sviluppo ha macinato strada in fretta ed in tre anni ha completato la fase di Critical Design Review nel 2018 presso il Manned Aircraft Design Center of Excellence di Melbourne, Florida, dando semaforo verde alla produzione dei primi protipi.

Il primo prototipo “sta iniziando ad assomigliare ad un bombardiere” secondo quanto riferito da Randall Walden, Direttore dell’Air Force Rapid Capabilities, ad Air Force Magazine nel gennaio 2021.

La produzione dei due primi esemplari è attualmente in corso presso l’Aircraft Integration Center of Excellence di Palmdale in California, lo stesso polo produttivo che ha visto nascere l’F-35 Lightning II, il B-2 Spirit, l’RQ-4 Global Hawk e l’MQ-4C Triton.

Steve Sullivan, Vice Presidente e Direttore Generale divisione “attacco” di Northrop Grumman, ha affermato che: “Il B-21 Raider è un orgoglio della collaborazione tra Northrop Grumman e l’U.S. Air Force. Siamo impegnati a consegnare il più prestazionale e tecnologicamente avanzato bombardiere che equipaggerà i nostri combattenti con ogni vantaggio strategico contro i nostri avversari.”

B-2 vs B-21

Rispetto al B-2, del quale condivide solo l’aspetto esteriore, il B-21 sarà più piccolo (da 52 metri di apertura alare a meno di 45 metri) e porterà un carico minore (comunque in grado di trasportare la micidiale “bunker buster” GBU-57 MOP). Il Raider potrà chiaramente trasportare bombe nucleari B61 e anche il nuovo missile a lungo raggio LRSO (Long-Range Standoff).

L’intero sistema sarà ottimizzato per ridurre la segnatura radar e soprattutto per quella termica. I motori sono installati in un modo “inedito” rispetto a precedenti applicazioni in aerei a bassa osservabilità. La Pratt & Whitney ha dovuto adattare in corso d’opera i motori per renderli il più possibile “invisibili”. Si può affermare, sulla scia di quanto affermato da Waldren, che il B-21 è stato costruito attorno ai motori.

Il lavoro svolto ha permesso di fare del Raider un aereo “extremely low-observable” rispetto al “very low-observable” attribuito ad F-22 ed F-35.

Non si sa ancora se sarà dotato di quattro o due motori ma c’è una concreta possibilità che il motore prescelto è l’F-135 che equipaggia anche l’F-35.

Negli ultimi anni si sono susseguite numerose teorie sul fatto che il B-21 sia “optionally manned” cioè in grado sia di volare con un equipaggio ma anche in modo autonomo. I massimi vertici militari non hanno però rilasciato alcun commento per smentire o confermare questi rumors.

Il nickname ufficiale “Raider” è stato scelto in onore del raid di Doolittle (l’incursione aerea su Tokyo nell’aprile 1942).

Massimo riserbo anche sulle aziende che operano sul progetto. Si conoscono solo sette subappaltatori: Orbital ATK, BAE Systems, GKN Aerospace, Janicki Industries, Rockwell Collins e Spirit Aerosystems.

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