Il Belgio ha formalmente aderito come osservatore al programma europeo di aerei di nuova generazione NGWS/FCAS o SCAF.
A tal scopo, il Consiglio dei Ministri del Governo di Bruxelles ha assegnato un budget di 60 milioni di euro per aderire alla fase di ricerca e lo sviluppo.
Il Belgio ha firmato un accordo con Francia, Germania e Spagna per ottenere lo status di osservatore nel programma Future Air Combat System (SCAF).
In realtà, secondo quanto dichiarato a suo tempo dal Ministro della Difesa belga, Ludivine Dedonder, l’accordo avrebbe dovuto essere siglato non più tardi del dicembre dell’anno scorso, ma evidentemente i negoziati tra le parti si sono dilungati anche per le perplessità sollevate dal lato industriale francese (Dassault Aviation) che non vede(va) di buon occhio la partecipazione del Belgio che, dopo la Germania, ha in essere il programma F-35A per rinnovare la prima linea dell’Aeronautica oggi basata sugli F-16 ammodernati.
Nei mesi scorsi, da parte del management di Dassault Aviation, pubblicamente in audizione parlamentare, vi è stato l’augurio di dover gestire la prossima Fase 2 di sviluppo NGWS/FCAS con la Fase 1b in via di completamento, con gli attuali partner (Francia, Germania e Spagna); in pratica il messaggio lanciato dalla casa costruttrice francese è che l’aver raggiunto un accordo buono con Germania e Spagna (Airbus-Hensoldt ed Indra tra i principali partner di Dassault, Safran e Thales nel programma) è stato parecchio faticoso ed aprire ad un nuovo partner rischia di rimettere in discussione i delicati assetti attuali per far posto al nuovo arrivato.
Questo accordo è di grande importanza per il Belgio, in quanto consentirà al Paese di monitorare da vicino lo sviluppo del programma e di prendere una decisione ponderata sulla sua eventuale partecipazione alle fasi future, anche alla luce della partecipazione industriale belga al programma F-35 JSF in cui le industrie aeronautiche di Bruxelles sono inserite come fornitrici di componenti della linea di produzione di Lockheed Martin.
Durante questa fase di sviluppo dello SCAF, la governance industriale sarà guidata dalle principali aziende contraenti: Dassault Aviation, Airbus e Indra. L’obiettivo è mettere l’industria belga della difesa, in primis Sabena, nelle migliori condizioni possibili per partecipare al programma.
Immagine @Airbus Defense and Space