Il cacciatorpediniere Takanami della JMSDF con a bordo circa 200 marinai domenica passata è salpato dalla base navale di Yokosuka, vicino a Tokyo alla volta del Golfo Persico. La sua missione sarà principalmente quella di raccogliere informazioni nel Golfo dell’Oman e nelle acque limitrofe.
Il Takanami raggiungerà la coppia di aerei da ricognizione Lockheed P-3C, già inviata l’11 gennaio passato, che opera nella stessa area partendo da una base a Gibuti nel Corno d’Africa.
L’invio di una nave militare e degli aerei nell’area del Golfo di Oman ha suscitato un forte dibattito in Giappone a causa della costituzione “pacifista” che limiterebbe le missioni militari a solo scopi difensivi.
Il governo giapponese dovrebbe autorizzare il Takanami a proteggere le navi commerciali giapponesi in caso di pericolo.
Peraltro, il governo Abe ha deciso che il dispositivo militare inviato nell’area del Golfo di Oman non farà parte della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. Questo è dovuto al fatto che Tokyo è in ottimi rapporti con Teheran e non intende modificare la sua posizione nei confronti dell’Iran.
Il Takanami è l’unità capoclasse di una serie di 5 cacciatorpediniere realizzata nei primi anni Duemila. Sono unità da oltre 6.000 tonnellate a pieno carico, lunghi 150 metri circa, larghi 17,5 metri, con pescaggio di 5,2 metri.
Il sistema di propulsione è basato su due turbine a gas General Electric LM2500 e due Rolls Royce SM1C tutte costruite su licenza in Giappone, della potenza complessiva da 60.000 hp che spingono la nave ad oltre 30 nodi di velocità.
Sono armati con un cannone Leonardo 127/54mm, 1 ciws Phalanx da 20mm, due impianti quadrupli per missili antinave SSM-1B, 1 VLS Mk 41 a 32 celle per missili ESSM ed ASROC. Completano l’armamento due impianti tripli per siluri antisom da 324mm ed un elicottero SH-60J/K Seahawk.