fbpx

Il Canada pronto ad investire ingenti risorse nella Difesa

In occasione di una visita alla base militare di Trenton, il Primo Ministro Justin Trudeau, accompagnato dal Ministro della Difesa Bill Blair e dal Ministro delle Finanze Chrystia Freeland, ha annunciato una profonda revisione della Difesa Canadese e massicci investimenti per ammodernare e potenziare le Forze Armate di Ottawa.

Attualmente, il Canada spende l’1,3 del Prodotto Interno Lordo per la Difesa, ben lontano dalla soglia del 2% decisa collegialmente dalla NATO.

Pertanto, il Governo di Ottawa prevede di raggiungere gradualmente questo traguardo arrivando al 1,76% entro il 2030 con lo stanziamento di altri 8,1 miliardi di dollari canadesi nei prossimi cinque anni.

L’obiettivo del 2% sarà raggiunto entro il 2044 investendo nel settore 73 miliardi di dollari canadesi.

Tra i programmi 307 milioni di dollari saranno investiti per l’acquisto di aerei di sorveglianza radar ed allarme precoce (il favorito sembra essere il GlobalEye di cui la canadese Bombardier fornisce il velivolo a Saab per implementarvi la sofisticata suite elettronica) ed altri 2,7 miliardi di dollari per acquistare missili a lungo raggio con cui armare gli F-35A di cui 88 esemplari sono in via di acquisizione dalla RCAF.

Altri 18,4 saranno stanziati per la sostituzione dell’attuale linea utility basata sui Bell CH-146 Griffon di cui sono in servizio circa 80 elicotteri nelle varie basi del immenso Paese.

Il Governo Trudeau vuole migliorare e potenziare le capacità operative e di combattimento delle Forze Armate nella regione artica, acquistando a tal fine nuovi veicoli adattati alle condizioni estremamente gelide del Polo, oltre a costruire una stazione terrestre satellitare nell’Artico, allestendo anche hub operativi nella regione artica del Paese.

Tra i programmi che stanno assumendo un’importanza cruciale vi è quello dei sottomarini classe Victoria, gli ex Upholder già in servizio con la Royal Navy di cui sono stati gli ultimi battelli a propulsione convenzionale. Il premier Trudeau ha chiarito che il Governo sta valutando per i prossimi battelli la capacità di operare sotto la calotta artica e nelle acque ghiacciate del Polo e che per far fronte a questi requisiti anche l’opzione a propulsione nucleare è in esame.

Questa novità fa presumere che il Governo Canadese voglia optare per il programma AUKUS, portato avanti da Stati Uniti, Regno Unito ed Australia per lo sviluppo di nuove tecnologie tra cui la costruzione di nuovi sottomarini d’attacco a propulsione nucleare (SSN) per le esigenze al momento della Royal Navy e della Royal Australian Navy; in questo programma potrebbe confluire anche il Giappone che sarebbe interessato a dotarsi di SSN per contrastare la Marina Cinese sempre più grande e presente nel Mar del Giappone e negli Oceani Indiano e Pacifico.

Cresceranno anche le capacità operative nel settore della cyber warfare con la costituzione di un Cyber Command canadese per contrastare i sempre più numerosi e pesanti attacchi informatici, ma un altro “nodo gordiano” da affrontare sarà quello del personale, un problema che affligge pesantemente le FF.AA. canadesi con diverse migliaia di posti attualmente non coperti e politiche per mantenere in servizio ed incentivare all’arruolamento tutte da re-inventare.

Foto @Saab

Ultime notizie