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Il futuro delle forze corazzate dell’Esercito brasiliano

In questo articolo, l’esperto di mezzi corazzati dell’America Latina ed dei Caraibi, Paulo Roberto Bastos Jr. ci fornisce, in esclusiva in Italia, una visione di ampio spettro sul futuro delle forze corazzate dell’Esercito Brasiliano dove IVECO assume un ruolo di protagonista con i Lince ed il possibile acquisto dei Centauro II.


Nel 2017 l’U.S. Army ha iniziato gli studi per la prossima generazione di veicoli da combattimento con il programma Next Generation Combat Vehicle (NGCV). Lo scopo del programma è sviluppare un veicolo leggero e agile che dia priorità alla mobilità, con sistemi automatizzati ed integrati all’interno dell’NCW (Network-Centered Warfare). Allo stesso tempo, deve essere più “semplice” e meno costoso rispetto agli studi precedenti come il Future Combat System (FCS) od il Ground Combat Vehicle (GCV) i cui obiettivi erano molto più ambiziosi (entrambi i programmi sono stati cancellati, ndr).

Questo progetto dimostra una tendenza sempre più marcata in diversi altri Paesi nel mondo: la necessità di maggiore mobilità che caratterizza i moderni conflitti, peraltro, si scontra con l’aumento del peso dei mezzi corazzati. La stessa problematica si è presentata anche per l’Esercito Brasiliano.

In virtù di ciò, nel 2019, l’Alto Comando dell’Esercito brasiliano ha istituito un gruppo di lavoro multidisciplinare, chiamato Grupo de Trabalho (GT) Nova Couraça (GT è “gruppo di lavoro” in portoghese mentre couraça significa “corazza”), con l’obiettivo di presentare soluzioni per il breve, medio e lungo termine, in sintonia con le linee guida di modernizzazione dell’Esercito, tenendo presente le richieste nazionali.

Il gruppo di lavoro ha sviluppato un dialogo tra ingegneri militari, operatori e tecnici dell’Ufficio di Stato Maggiore dell’Esercito (EME), del Comando Operazioni Terrestri (CoTer), del Comando Logistico (CoLog), del Dipartimento della Scienza e della Tecnologia (DCT), del Dipartimento di ingegneria delle costruzioni (DEC), del Comando delle Comunicazioni e Guerra Elettronica (CComGEX), del Centro addestramento per corazzati (CIBld) e dell’industria della difesa, al fine di delineare un concept dal quale poter generare i requisiti tecnici, logistici e industriali (RTLI), la revisione delle dottrine operative (CONDOP) ed i requisiti operativi (RO) per cinque diversi mezzi:

  • un veicolo corazzato da ricognizione medio su ruote (VBR-MSR)
  • un veicolo corazzato da ricognizione multi funzione (VBMT Recce)
  • un veicolo corazzato controcarro ruotato (VBCAC-MSR)
  • un carro armato “MBT” (VBC CC)
  • un veicolo da combattimento anfibio (VBC Fuz)

I relativi RO e RTLI sono stati presentati tra febbraio e marzo 2020 da parte dello Stato Maggiore dell’Esercito.

Breve termine

Nel breve termine ci sono piani per la modernizzazione di due importati mezzi in modo da assicurare che essi continuino a giocare un ruolo primario, permettendo di mantenere addestrati gli uomini e iniziando, in alcuni casi, l’implementazione di dottrine e tecnologie che serviranno come base per la prossima generazione. I due mezzi in questione sono il VBR EE-9 Cascavel e il VBC CC Leopard 1A5 BR.

EE-9 Cascavel

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EE-9 Cascavel

Per quanto riguarda il Cascavel, lo Stato Maggiore dell’Esercito ha presentato il RO (EB20-RO-04.013) e l’RTLI (EB20-RTLI-04.001). Essenzialmente, si tratta di un insieme di specifiche per l’ammodernamento che vanno ad aumentare la sua vita operativa, rendendo il mezzo più efficiente con miglioramenti sul lato della mobilità e della capacità di combattimento. Infatti, si prevede l’installazione di “apparecchiature per la visione panoramica, diurna e notturna, con capacità di rilevamento fino a 8 km, riconoscimento fino a 6 km e identificazione fino a 4 km, sia in movimento che fermo”. Questo consentirà al mezzo di poter sparare con precisione anche in movimento.

I documenti indicano che l’Esercito Brasiliano è sulla buona strada per mantenere operativi alcuni VBR EE-9 Cascavel nei suoi reggimenti corazzati e squadroni di cavalleria, anche dopo l’arrivo del nuovo VBC AC-MSR 8×8, equipaggiato con un cannone di almeno 105 mm, oppure, la versione controcarro sviluppata dal programma Guarani.

Attualmente, l’Esercito Brasiliano ha diversi studi per la modernizzazione di questo parco mezzi, principalmente basati sulle soluzioni testate sul prototipo EE-9U (EQ-12) sviluppato dalla società Equitron Automação Eletrônico Mecânica.

Leopard 1A5

Leopard 1A5 Brazilian Tank - YouTube

Per quanto riguarda il Leopard 1A5 sono stati presentati il RO (EB20-RO-04.060) e l’RTLI (EB20-RTLI-04.066) che consente di migliorarne la mobilità, la capacità di ingaggio e la potenza di fuoco.

I principali requisiti operativi assoluti (ROA) sono:

  • ROA 20: sviluppare, con carico massimo, una velocità pari o superiore ai 60 km/h su strada pianeggiante, asfaltata e terreni sconnessi
  • ROA 27: la percentuale di colpire un bersaglio distante almeno 4.000 metri deve essere superiore al 95%
  • ROA 30: avere una capacità di rotazione che consenta un “giro” completo della torre in un massimo di 10 secondi
  • ROA 35: consentire il caricamento delle munizioni a qualsiasi elevazione del cannone senza implicazioni per la cadenza di tiro
  • ROA 38: la torre deve essere in grado di essere controllata a distanza
  • ROA 40: avere un compartimento di munizioni di tipo alveare per conservare almeno 12 munizioni con un portello antincendio elettrico e manuale. Deve essere situato nella parte posteriore della torre al di sopra dell’altezza media della culatta del cannone
  • ROA 42: le munizioni del cannone devono essere stipate in un compartimento corazzato che dirige eventuali esplosioni al di fuori del carro
  • ROA 45: dotazione di un collimatore con rilevamento automatico
  • ROA 48: il cannone deve consentire la regolazione ad una posizione sicura e ergonomica per il servente durante il caricamento (perdendo solo la stabilizzazione dell’arma e non il sistema di puntamento)
  • ROA 71 e 72: aggiornamenti dell’optronica del comandante e cannoniere
  • ROA 73: avere un sistema di tiro che consente l’inserimento di parametri balistici, per una maggiore precisione dei colpi, come tipo di munizione, distanza del bersaglio, velocità e direzione del vento, pressione atmosferica, temperatura, polvere da sparo, usura della canna e velocità angolare del bersaglio.

I ROA 71, 72 e 73 sono i più importanti del progetto assieme al ROA 24 che prescrive l’impiego di un “cannone a canna liscia da 105 mm come arma principale” . Il Leopard 1A5 è dotato di un cannone L7A2 da 105 mm con canna rigata ed al momento non è una soluzione logica cambiare l’arma principale. E’ quindi probabile che si tratti si tratti di un mero errore di scrittura.

L’azienda tedesca Krauss-Maffei Wegmann GmbG (KMW) dovrebbe essere inclusa nel programma di ammodernamento di questi veicoli dato che ha dal 2011 una filiale ed un sito produttivo/manutentivo a Santa Maria (RS) e detiene il contratto di manutenzione del Leopard 1A5 e di altri veicoli derivati come il Gepard 1A2 fino al 2027. L’azienda ha già una grande esperienza nel settore ed ha una proposta di progetto per l’Esercito brasiliano.

Ci sono anche altre aziende che offrono pacchetti di ammodernamento che possono essere applicati in partnership con la KMW, come nel caso della ARES Aerospace and Defense che include l’aggiornamento dell’optronica, dei sistemi per l’ingaggio del bersaglio e l’installazione di sistemi C4I (Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer e Informazioni) impiegando tecnologia dell’israeliana Elbit oppure c’è la proposta di una altra azienda tedesca, la Rheinmetall Landsysteme GmbH, che anch’essa ha grande esperienza in questo campo.

Questo ed altri programmi sono in corso di studio.

Guarani

All’interno del Programa Estratégico Guarani che mira ad rafforzare la fanteria meccanizzata e a modernizzare la cavalleria meccanizzata, il gruppo di lavoro NOVA COURAÇA ha presentato due veicoli, uno 4×4 e l’altro 8×8.

Un primo prototipo IVECO dell’LMV-BR (Roberto Caiafa)

Il 29 novembre 2013 lo Stato Maggiore dell’Esercito ha approvato lo studio di fattibilità per un veicolo 4×4 chiamato “veicolo corazzato leggero multifunzione” (VBMT-LR). Sostanzialmente, si tratta di un veicolo blindato per il trasporto di cinque uomini completamente equipaggiati, con un peso massimo di 8 tonnellate e capacità di carico di una tonnellata. L’Esercito Brasiliano intende acquistare un totale di 186 unità, 32 come acquisto diretto e due lotti di 77 veicoli da costruirsi in Brasile con il graduale impiego di componenti nazionali.

La competizione ha visto scontrarsi l’M65 LMV di Iveco, lo Sherpa Tupi di Avibras/RTD, il Gladiator BLSR di INBRA, l’RG32M LTAV di BAE Systems e l’AM General.

Nel 2016 è stato selezionato come vincitore l’M65 MLV di Iveco e il 6 ottobre 2016 è stato siglato il contratto di acquisizione di un primo lotto di 32 veicoli.

Negli studi del gruppo di lavoro NOVA COURAÇA, con il RO (EB20-RO-04.059) e l’RTLI (EB20-RTLI-04.065), assieme al VBMT da ricognizione è stato introdotta la versione VBMT-LR con sistemi C4I ed una maggiore potenza di fuoco mediante l’installazione di una torretta equipaggiata con una mitragliatrice da 7.62×51 mm od un lanciagranate da 40 mm.

Malgrado l’ampia disponibilità di mezzi di questa categoria nel mercato internazionale, inclusi alcuni progetti nazionali come l’Avibras Guará 4WS o l’ INBRA Gladiador II, è difficile per l’Esercito Brasiliano aprire una nuova linea logistica, così la scelta è ricaduta sull’acquisto dell’LMV di IVECO.

In merito al Guarani 8×8, l’aumento dei costi e di alcune problematiche non ultima la necessità di sviluppare una versione caccia-carro da un VBTP-MR con un cannone da 105 o 120 mm avrebbe avuto un impatto diretto sul programma.

In prima istanza fu presa in considerazione la possibilità di acquisire un piccolo lotto di Centauro B1, armato con un cannone da 105 mm, in dismissione direttamente dall’Esercito Italiano. L’EI offrì un lotto composto da 200 mezzi dal quale l’Esercito Brasiliano intendeva rendere operativi circa 50. Tuttavia, dopo le ispezioni, è stato constatato che il costo per il recupero dei Centauro B1 era troppo elevato.

Una seconda possibilità riguarderebbe invece l’apertura di una linea di assemblaggio IVECO delle Centauro a Sete Lagoas (MG), creando una sorta di Centauro “brasiliano”, con diversi componenti già impiegati sul Guarani VBTP-MR. Per motivi commerciali la trattativa è passata dalla brasiliana IVECO Veículos de Defesa al CIO (Consorzio Iveco – Oto) e l’Esercito Brasiliano sta valutando seriamente la possibilità di acquistare un certo numero di Centauro II, con cannone da 120 mm, con la possibilità di una produzione locale.

Il possibile acquisto di Centauro 2, a causa del costo, risulterebbe in un numero inferiore a quanto inizialmente previsto. Questo porterebbe alla necessità di manutenere e modernizzare una certa aliquota di VBR EE-9 Cascavel.

Lungo termine

Una delle sfide maggiori per l’Esercito Brasiliano è legato alla rimanente vita operativa dei Leopard 1A5. Il contratto di manutenzione con KMW, che garantisce una buona aliquota di mezzi operativi, terminerà nel 2027. L’Esercito dovrà poi ricorrere al mercato internazionale per ottenere i pezzi di ricambio oppure iniziare a cannibalizzare i veicoli non più operativi.

Di fronte a tale evenienza poco rassicurante, l’Esercito sta cercando un degno sostituto. Una soluzione che soddisfi non solo le sue esigenze ma che possa essere anche un vantaggio per l’industria nazionale. Pertanto, lo Stato Maggiore dell’Esercito ha rilasciato la RO (EB20-RO-04.056) e l’RTLI (EB20-RTLI-04.062) per il VBC CC nonché per il VBC Fuz (EB20-RO-04.057 e EB20-RTLI-04.063).

Nel caso dell’MBT, i requisiti definiti dalla ROA, prescrivono un peso massimo di 50 tonnellate con un ottimo rapporto peso/potenza per garantire una buona mobilità. L’armamento dovrà essere costituito da un cannone da 120 mm a canna liscia con una vasta gamma di sistemi per l’acquisizione del bersaglio e una suite C4I completa.

Questi requisiti sono in linea con quanto già definito da altre nazioni come il giapponese Type 10 o il nuovo blindato nordamericano NGCV che ha subito attirato l’attenzione dell’Esercito Brasiliano.

Apparentemente l’Esercito intende creare un programma simile a quello del Guarani, selezionando una società in grado di sviluppare il mezzo, in base ai requisiti presentati, utilizzando il più possibile componenti di produzione nazionale e manodopera brasialiana.

Tenendo conto delle suddette richieste alcune aziende si stanno già muovendo in questa direzione offrendo possibili soluzioni. La BAE Systems AB ha presentato un progetto basato sul CV90 mentre il consorzio KMW/RLS basato sull’IFV Puma. Entrambi i mezzi sono moderni e potrebbero servire come base per la futura famiglia corazzata cingolata dell’Esercito Brasiliano.

KMW ha un certo vantaggio, per i motivi già presentati, sia con il Puma sia con un’altra soluzione proprietaria, tenendo anche presente che una delle società del gruppo Rheinmetall è associata a Embraer nel consorzio vincitore per le fregate della classe Tamandaré. Questo sottolinea una certa esperienza nel mercato brasiliano. Ci sono anche altre opzioni come la General Dynamics con l’IFV Ajax oppure l’Esercito potrebbe approfittare di questa opportunità per cercare nuovi partner internazionali nei paesi asiatici emergenti per esempio, dove le società del settore difesa stanno iniziando a sviluppare soluzioni proprie.

Logistica

A causa delle crescente complessità dei moderni sistemi o materiali impiegati in ambito militare (SMEM), caratterizzati da un alto livello di automazione, tecnologie eterogenee per aumentare la capacità di combattimento, la sopravvivenza e la letalità, integrando sistemi meccanici ed elettronici viene richiesta una formazione lunga e costosa per operatori, meccanici e addetti al supporto, oltre a richiedere una vasta gamma di tipologie, dimensioni e requisiti per le forniture, il trasporto e lo stoccaggio.

Per rispondere alle esigenze derivanti da una situazione così complessa, che comprende l’intero ciclo di vita del prodotto, dalla sua concezione o acquisizione, fino alla sua radiazione, è emerso il concetto di Integrated Logistic Support (ILS) o Supporto Logistico Integrato (SLI).

L’ILS comprende una gestione disciplinata e unificata effettuata da una società privata che normalmente è la stessa che ha fornito il prodotto. Questa gestione è ritenuta fondamentale dall’Esercito Brasiliano nel funzionamento di SMEM complesse. L’Esercito Brasiliano ha iniziato ad applicare l’ILS a partire dalle proprie forze aeree per poi migrare il concetto verso altre aree in un modo quasi “naturale” ma non facile a causa dei grandi cambiamenti che questa trasformazione provoca. I contratti firmati con KMW (per i Leopard) e IVECO (per i Guarani) hanno mostrato evidenti vantaggi e l’esperienza ottenuta dall’Esercito Brasiliano consentirà ai nuovi programmi di essere realizzati in modo ancora più efficiente.

Precisazioni

E’ doveroso sottolineare come tutto ciò che è stato qui sopra esposto sono studi, che per quanto siano ben elaborati, dipendono da molte variabili, alcune della quali esterne al Brasile, e che alcuni di questi requisiti possono essere modificati di conseguenza. Questo dimostra anche che l’ottenimento delle piena capacità del programma di forza (OCOP) è in pieno svolgimento, nonostante la ben nota mancanza di risorse l’Esercito Brasiliano che dimostra di guardare al futuro, sfruttando la sua esperienza, con grande responsabilità.


Autore

Paulo Roberto Basto Jr. è un ingegnere dell’automazione e ricercatore militare, specializzato in veicoli blindati e forze meccanizzate provenienti dall’America Latina e dai Caraibi.

L’articolo è stato originariamente pubblicato su tecnodefesa.com.br.

Per eventuali discrepanze nella traduzione fa fede l’articolo scritto in lingua originale (portoghese).

Glossario

  • RO: Requisiti operativi
  • ROA: Requisiti operativi assoluti
  • RTLI: Requisiti tecnici, logistici e industriali
  • VBMT-LR: Viatura Blindada Multitarefa – Leve de Rodas
  • GT: Gruppo di lavoro
  • EB: Esercito brasiliano
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