
Il Paese del Sol Levante continua il piano di espansione delle capacità militari e sul tavolo del Ministero della Difesa c’è ora una nuova classe di super cacciatorpediniere in grado di proteggere la nazione asiatica dalle minacce missilistiche.
La necessità deriva anche dal bisogno di sostituire i sistemi Aegis terrestri che non possono essere installati per una questione di sicurezza per la popolazione ma già acquistati da Tokyo.
Per rimpiazzarli il Ministero della Difesa intende quindi sviluppare e costruire una nuova classe di cacciatorpediniere derivata dai già imperiosi classe Maya.
Gli interventi dovrebbero portare un aumento del dislocamento da 8.200 a 9.000 tonnellate così come un allargamento delle unità dai 22 metri attuali.
Tokyo sarebbe intenzionata ad ordinarne due unità di questa nuova classe.
Molto probabilmente si andrà sulle dimensioni delle ultime versioni degli Arleigh Burke (Flight IIA/Flight III) con un equipaggiamento di missili che può variare tra le 80 e le 96 celle VLS.
L’aumento delle dimensioni consentirà all’equipaggio di lavorare in un ambiente migliore potendo quindi sopportare lunghe missioni di pattugliamento in funzione anti-missile.
La differenze rispetto ai cacciatorpediniere AEGIS già in servizio nella Kaijō Jieitai (7 + 1) è che le due nuove unità avranno il radar SPY-7 di Lockheed Martin (Long Range Discrimination Radar) in banda S che è l’ultima evoluzione tecnologica nel campo dei radar anti-missili balistici.
La versione dell’AEGIS, se viene impiegato il radar SPY-7, dovrebbe essere la Baseline 9 dato che la Baseline 10 è “tarata” sullo SPY-6 di Raytheon.
Per il momento il progetto è ancora nelle fasi iniziali e sono allo studio le differenti soluzioni. La Marina giapponese deve infatti districarsi tra il contenimento costi e la mancanza di personale, due “mali” che accomunano diverse marine nel mondo.
Immagine di copertina: Lockheed Martin