C’è grosso fermento a Tokyo, a seguito della decisione di non proseguire oltre con il programma di difesa anti missile AEGIS ASHORE.
Fine del programma AEGIS ASHORE
Il programma AEGIS ASHORE sarebbe stato abbandonato anche per il timore che il missile intercettore SM-3 Block IIA, nella sua traiettoria balistica, possa ricadere in territorio ostile, innescando una serie di reazioni incontrollabili.
Il programma AEGIS ASHORE prevedeva l’installazione di due siti per la protezione dell’arcipelago.
Peraltro, il missile SM-3 Block IIA, grazie alle sue performance, è impiegabile secondariamente anche come missile per attacchi a lungo raggio, ed, infatti, su questo punto la Cina ha sempre puntato il dito contro la decisione giapponese, sostenendo che non fosse un sistema di difesa antimissile.
Si valuta lo strike preventivo con missili cruise
Ma la questione dello strike preventivo ora ritorna d’attualità, tanto che una delegazione del Partito Democratico di concerto con il Ministero della Difesa sta studiando la fattibilità di un piano di acquisto di missili cruise Tomahawk.
Questi missili sarebbero impiegati per attacchi preventivi in caso di allarme di possibili lanci di missili balistici contro l’arcipelago.
E’ evidente che un’arma del genere possa suscitare più di un’inquietudine nei vicini “di casa” dei Giapponesi, e la stessa dottrina di strike preventivo sarà da ben coordinare con il quadro ultra pacifista della costituzione nipponica.
Sensori ad infrarossi su satelliti per la scoperta ed il tracciamento dei lanci di missili balistici
Peraltro, Tokyo, pur avendo deciso di non procedere oltre con il sistema AEGIS ASHORE, punta ad installare potenti sensori ad infrarossi di nuova generazione su satelliti per la scoperta ed il tracciamento di lanci di missili balistici.
I test di questo nuovo sistema, a livello di prototipo, inizieranno nel corso di questo anno. Il nuovo sensore ad infrarossi, dual band, sarà installato sul Advanced Land Observing Satellite-3.
Il sensore a infrarossi eccelle nel rilevare fonti di calore ad alta temperatura come missili e gas di scarico degli aeromobili giorno e notte ed utilizza due bande di lunghezze d’onda, l’infrarosso medio e l’infrarosso lontano, per capacità di rilevamento e identificazione. Combinando le immagini ottenute con le due lunghezze d’onda, l’anidride carbonica come il monossido di carbonio dovuti alla combustione possono essere chiaramente catturati, così come, grazie ai gas di scarico, la forma del missile può essere chiaramente discriminata.
E’ previsto che tale satellite sarà immesso in orbita dal nuovo lanciatore H3. Se le prove avranno esito positivo, sarà immessa in orbita una costellazione di satellite per la scoperta ed il tracciamento dei lanci di missili balistici.
ALOS-3 è un satellite di sorveglianza che osserva continuamente l’area terrestre globale ed orbita ad un’altitudine di 669 km con risoluzione del suolo (0,8 m) su ampio raggio (70 km).
Inoltre, il Giappone intende sfruttare le potenzialità dello spazio, usando satelliti commerciali per tenere sotto controllo i movimenti della Marina Cinese sempre più aggressiva nel Mar del Giappone e nel Mar Cinese Meridionale oltre che nel Oceano Indiano.
Immagini JAXA