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Il Giappone valuta l’acquisto di 500 missili d’attacco a lungo raggio Tomahawk fino al 2027

Il Giappone sta prendendo in considerazione l’acquisto di 500 missili da crociera Tomahawk dagli Stati Uniti fino all’anno fiscale 2027.

Tokyo desidera migliorare rapidamente la capacità deterrente delle Forze Armate giapponesi ed ottenere una capacità di attacco preventivo o di contrattacco.

L’acquisto di questi missili da crociera sarebbe prodromico alla messa in campo di missili ipersonici attualmente in via di sviluppo da parte delle industrie e dai centri di ricerca sotto l’egida del Ministero della Difesa di Tokyo.

A tal fine, il Governo di Tokyo intende stanziare sino a 5 trilioni di yen o 37 miliardi di dollari per sviluppare e schierare missili a lungo raggio dal 2023 al 2027.

Infatti, Il Ministero della Difesa giapponese prevede di sviluppare missili ipersonici con portata di 2.000 e 3.000 chilometri, con l’obiettivo di dispiegarli nella prima metà degli anni ’30.

Tali missili, dotati di un sofisticato seeker in grado di identificare con precisione i bersagli nella fase finale di attacco, volerebbero su una traiettoria irregolare a più di cinque volte la velocità del suono, rendendoli difficili da intercettare senza appositi e complessi sistemi di difesa antimissile.

Dei circa 5 trilioni di yen in via di stanziamento, circa 1 trilione di yen sarà destinato alle attività di sviluppo, messa a punto e produzione della versione a lungo raggio del missile guidato superficie-superficie Type 12 della Ground Self-Defense Force e per ampliarne le piattaforme di lancio, in modo da renderne possibile l’impiego da navi e da aerei.

Circa 800 miliardi di yen saranno impegnati per missili aria-superficie supersonici e per lo sviluppo dei missili ipersonici.

Il Tomahawk è un missile da crociera per attacchi di precisione a lunghi raggio, circa 1.600 chilometri, lanciabile da navi di superficie e da sottomarini, nonché da terra (in via di realizzazione per l’US Army e l’USMC).

Al momento, il Giappone valuta di dispiegarli principalmente a bordo dei numerosi cacciatorpediniere che compongono la flotta di superficie, ma vi sono progetti anche per imbarcarli a bordo dei sottomarini a propulsione convenzionale della JMSDF.

Peraltro, il numero di missili da acquistare potrebbe variare a seconda delle necessità che dovessero presentarsi.

Ovviamente, per ottenere i Tomahawk il Governo Giapponese avrà necessità dell’autorizzazione degli Stati Uniti che, peraltro, sembrano decisi ad assecondare le richieste di Tokyo in funzione anti nord coreana ed anti cinese, nell’ambito dell’allargamento della partnership militare anche con Canberra e Seul.

Foto US Navy-Raytheon Missiles & Defense

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