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Il Giappone valuta l’acquisto di missili Tomahawk

Il Governo di Tokyo, alla luce dei ripetuti lanci di missili balistici da parte nord coreane, sta valutando l’acquisto negli Stati Uniti dei missili da crociera Tomahawk nell’ambito del rafforzamento accelerato della capacità di deterrenza giapponese.

Questo è quanto dichiarato da funzionari del Governo Giapponese; tali missili consentiranno alle Forze di Autodifesa Giapponese di poter eliminare la minaccia missilistica direttamente nel territorio del Paese nemico, nel ambito delle “capacità di contrattacco” delineate dal Governo di Tokyo nelle direttive strategiche formulate.

La Difesa Giapponese vuole acquistare i missili Tomahawk lanciati da navi che hanno una portata di oltre 1000 miglia nautiche con capacità di volare bassi e seguire la superficie, in modo da ostacolare l’avvistamento radar e la reazione avversaria.

Tokyo si aspetta il via libera di Washington a questa vendita nell’ambito della partnership sempre più stretta tra le Forze Armate Giapponesi e le omologhe Statunitensi e novità in merito potrebbero essere rese note entro la fine del corrente anno.

L’aspirazione giapponese a dotarsi di questo potente sistema d’arma è nota da tempo; al momento il missile in questione è in servizio attivo con l’US Navy ed è prossimo ad essere schierato dal USMC per difesa “costiera” e dallo stesso US Army che prevede di impiegare anche i missili supersonici SM-6 per colpire bersagli terrestri e navali, come risposta all’espansionismo cinese nell’area del Indo-Pacifico.

All’Estero i Tomahawk sono in servizio con la Royal Navy e nel prossimo futuro saranno schierati anche dalla Royal Canadian Navy, dalla Royal Australian Navy e dalla Koninklijke Marine (Reale Marina dei Paesi Bassi). Interessi concreti per quest’arma sono stati mostrati dalla Armada Espanola e dalla Marina Militare Italiana nell’ambito dell’acquisizione della capacità di Deep Strike.

Da parte sua, il Giappone ha in via di sviluppo ordigni da crociera convenzionali, supersonici ed ipersonici, con i primi due che derivano da missili già in dotazione, rispettivamente Type 12 e XASM-3, quest’ultimo nato come missile antinave avio lanciabile, mentre per i missili ipersonici bisognerà aspettare, considerato che la fase di sviluppo dei programmi lanciati dal Ministero della Difesa di Tokyo è appena iniziata.

Peraltro, sia i missili superficie-superficie derivati dai Type 12, sia quelli supersonici hanno portate e gittate utili decisamente inferiori a quelle consentite dai missili Tomahawk, costringendo navi e velivoli ad avvicinarsi troppo alle coste ed allo spazio aereo della nazione ostile, esponendo vascelli ed aerei alla possibile reazione avversaria.

Foto US Navy

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