A Tokyo, il Primo Ministro giapponese Fumio Kishida ha in animo l’aumento del budget della Difesa del Paese a circa 43 trilioni di yen (315 miliardi di dollari), a partire dall’anno fiscale 2023 fino all’anno fiscale 2027.
Trattasi di un deciso aumento di oltre il 50% rispetto a quanto previsto e fissato dall’attuale piano di spesa quinquennale.
Infatti, la nuova ed imponente cifra di 43 trilioni di yen rappresenta un forte aumento rispetto ai circa 27,47 trilioni di yen che il Governo Giapponese aveva originariamente pianificato per il quinquennio 2023-2027.
Il massiccio esborso ora previsto dal Governo Giapponese è strettamente correlato al pericoloso deterioramento del contesto di sicurezza regionale, a causa delle crescenti minacce alla sicurezza provenienti da Cina, Corea del Nord e Russia, con la prima che minaccia di invasione Taiwan e la seconda che sta spingendo moltissimo la campagna missilistica coinvolgendo direttamente Seul, Tokyo e Washington sempre più preoccupate dai lanci di missili balistici ed ipersonici nordcoreani, mentre Mosca ha recentemente schierato batterie di missili antinave su isole ed isolotti, le Curili, la cui sovranità dalla fine della Seconda Guerra Mondiale è al centro di una contesa con Tokyo.
Peraltro, il premier Kishida sta promuovendo quanto deciso dal Partito Liberal Democratico da lui guidato che prevede di raddoppiare il budget della Difesa portandolo quasi al 2% del PIL; oggi il bilancio della Difesa di Tokyo non raggiunge la soglia del 1% del Prodotto Interno Lordo, attestandosi a più di 5 trilioni di yen annuali, per motivi di opportunità politica fin qui seguiti dai vari Governi che si sono alternati alla guida del Paese, pur essendo il Giappone tecnicamente in grado di destinare molte più risorse alle spese per la Difesa.
Inoltre, il Governo Giapponese vuole costruire un apposito fondo, nel quale conferire circa 2 trilioni di yen, destinato tra l’altro a migliorare la Guardia Costiera, le infrastrutture pubbliche destinate alla difesa dei cittadini e la cyber sicurezza.
I problemi per il Premier Kishida sono rappresentati dal modo di finanziare questo deciso aumento di spese, perché lo stesso Primo Ministro ha escluso di voler coprire il nuovo budget con l’emissione di titoli di Stato, ma il suo Partito in Parlamento si è mostrato ostile all’ipotesi di un aumento delle tasse, di sé già elevate.
C’è da dire che all’interno del Partito Liberal Democratico è forte l’ala dei conservatori legata all’esperienza politica del defunto premier Shinzo Abe che, invece, era favorevole ad emettere obbligazioni statali per l’aumento del budget della Difesa e per sostenere altre spese ritenute necessarie, pur andando incontro ad un ulteriore indebitamento, tra i più in alti in assoluto a livello mondiale.
Una delle ipotesi perseguibili sarebbe l’aumento delle tasse alle imprese anche se questo influenzerebbe negativamente la politica degli aumenti dei salari, oltre la revisione e la migliore allocazione delle risorse ottenute dalla tassazione in generale.
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