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Il Light Marine Air-Defense Integrated System impiegato in esercitazione dai Marines

Lo scorso mese di ottobre presso il Marine Corps Outlying Landing Field Atlantic nella Carolina del Nord, i Marines del 2° Battaglione di difesa aerea a bassa quota (LAAD) hanno testato il più recente sistema di difesa aerea terrestre del Corpo dei Marines, il sistema integrato leggero di difesa aerea dei Marines (LMADIS).

Il LMADIS fornisce al 2° LAAD ed al Corpo dei Marines la capacità di ingaggiare e neutralizzare i sistemi aerei senza equipaggio.

Il crescente utilizzo di droni commerciali standard per la guerra offensiva significa che il Corpo dei Marines deve apportare modifiche alle proprie capacità di difesa aerea a terra. 

In tale ottica, il LMADIS aiuta a mitigare le minacce interrompendo i segnali elettronici tra l’UAS ed il suo controllore, tenendo presente che, con la costante evoluzione dei droni commerciali, l’unico aspetto che non cambierà saranno proprio le frequenze richieste ed utilizzate per pilotare qualsiasi tipo di drone.

Il LMADIS utilizza armi elettroniche su un telaio leggero e compatto, il Polaris MRZR 4×4, che consente al LMADIS di schierarsi in ambienti austeri tramite mobilità aerea anche a mezzo di elicotteri da trasporto pesante CH-53E Super Stallion, CH-53K King Stallion e convertiplani MV-22B Osprey.

Ogni sistema LMADIS è composto da due Polaris MRZR 4×4, uno che funge da sistema di comando e controllo e l’altro da piattaforma del sistema di ingaggio. La combinazione dei veicoli ospita l’ottica CM262U, che funge da ‘occhi’ del sistema; il radar RPS-42 e Skyview MP, che forniscono sorveglianza aerea a 360 gradi e rilevamento di droni a lungo raggio; il Modi II, che è un sistema di guerra elettronica smontabile utilizzato per interrompere i droni e le comunicazioni nemiche; e il sistema radio manpack multicanale AN/PRC-158, che consente al LMADIS di comunicare tutto ciò che rileva alle truppe nelle sue immediate vicinanze e ai comandanti nelle retrovie.

Pertanto, il LMADIS risponde alle necessità dell’USMC di avere a disposizione un sistema che possa essere schierato in tempi rapidi a favore di unità che necessitano di capacità anti-UAS.

In conformità con gli sforzi di modernizzazione del Force Design 2030 del Corpo dei Marines, l’USMC ha attivato una terza batteria di fuoco per ciascuno dei battaglioni LAAD per supportare meglio la Fleet Marine Force. Il 2nd LAAD, un’unità subordinata del 2nd Marine Aircraft Wing, è stato il primo battaglione del Corpo dei Marines ad attivare la terza batteria di fuoco.

In aggiunta a questi sistemi elettronici, i Battaglioni LAAD dell’USMC ricevono il Marine Air Defense Integrated System (MADIS) come parte dello sforzo di modernizzazione della difesa aerea a terra (GBAD), costituito da una coppia di veicoli Joint Light Tactical Vehicle (JLTV) 4X4, con MADIS RWS dotata di cannone/mitragliera XM914E1 da 30 mm x 113 mm con una mitragliatrice coassiale M240C (7,62 mm), un kit di integrazione per il lanciatore aria-aria STINGER (ATAL) e predisposizioni per il futuro C-UAS montata sul veicolo JLTV Mk 1, mentre il secondo veicolo, designato Mk2 Mk2, soddisfa i requisiti della missione Counter-Unmanned Aircraft System (C-UAS) fornendo anche la scoperta e tracciamento radar nonché la capacità di comando e controllo (C2). 

Fonte USMC

Foto USMC/Sgt. Servante Coba

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