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The Honorable Ellen M. Lord, under secretary of defense for acquisition and sustainment, delivers the keynote speech during the 2018 Special Operations Forces Industry Conference in downtown Tampa, Fla., May 23, 2018. The Special Operations Forces Industry Conference is the premiere conference for the SOF community to interact with vendors and to collaborate on delivering new technology to warfighters. (Photo by U.S. Air Force Master Sgt. Barry Loo)

Il Pentagono minaccia l’Europa sui nuovi programmi militari

The Honorable Ellen M. Lord delivers the keynote speech during the 2018 Special Operations Forces Industry Conference in downtown Tampa, Fla., May 23, 2018
(Photo by U.S. Air Force Master Sgt. Barry Loo)

Il Dipartimento della Difesa americano (DOD) sta considerando diverse opzioni, tra cui minacciare le aziende europee di interrompere la fornitura di sistemi e parti di ricambio, se l’Unione Europea dovesse adottare delle politiche atte a prevenire la partecipazione delle industrie americane ai progetti militari europei.

Durante una visita di due giorni, Ellen Lord, sottosegretario alla difesa, ha riferito che sono in programma incontri bilaterali con sette differenti nazioni europee e un numero imprecisato di industrie per discutere circa l’European Defence Fund (EDF) e il Permanent Strctured Cooperation (PESCO).

Gli Stati Uniti sono molto preoccupati circa l’EDF e PESCO che limitano la partecipazione degli Stati Uniti e altre terze parti al di fuori dell’UE ai programmi in corso. Vogliamo assicurarci di essere interoperabili con i nostri partner e alleati. Lavorare insieme ha una importanza critica […] Ad ora le industrie europee generano un enorme business negli Stati Uniti, e noi vogliamo assicurarci che le industrie statunitensi abbiano le stesse opportunità

Ellen Lord, Undersecretary of Defense for Acquisition and Sustainment – USD(A&S)

Gli USA interpretano quindi l’embrione della politica di difesa europea comune, EDF e PESCO, come una minaccia che chiude completamente le porte alle industrie militari statunitensi.

I toni si erano già “mossi” durante la conferenza pre-Parigi quando l’amministratore delegato di Airbus Defence and Space, Dirk Hoke, ha dichiarato:

Se la Germania lo dovesse comprare (l’F-35,ndr), la cooperazione franco-tedesca fallirebbe. Noi riteniamo che questa non è una opzione per la Germania

Dirk Hoke, CEO di Airbus Defence and Space

Lo stesso programma FCAS, guidato dall’Inghilterra, vede una ridotta partecipazione americana La Lord ha affermato che non c’è in programma alcun incontro per discutere né del FCAS né del Tempest.

Ha aggiunto inoltre che non è assolutamente intenzione degli Stati Uniti fare qualcosa di “brusco o distruttivo”.

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