Secondo il Pentagono le forze russe hanno ottenuto vantaggi territoriali minimi nella regione del Donbas nell’Ucraina orientale dove si concentra la maggior parte degli scontri tra l’esercito di Mosca e le forze ucraine.
Infatti, a detta della Difesa di Washington, le forze russe impegnate nella regione del Donbas soffrirebbero di carenza di capacità di comando e controllo, sarebbero afflitte da morale basso e la logistica sarebbe assai critica.
I russi hanno ottenuto alcuni guadagni minori a est delle città ucraine di Izyum e Popasna ma tale progresso è rimasto modesto.
Il Pentagono ha osservato che i Russi conquistano alcuni villaggi ma non hanno la forza di mantenerli e gli Ucraini ne riprendono il possesso ed è cresciuto nei soldati di Mosca il timore di subire perdite negli scontri terrestri e di essere colpiti dal cielo.
Attorno a Kharkiv si sta concentrando lo sforzo bellico di entrambi i contendenti, con le forze ucraine che nelle ultime 48 ore hanno fatto arretrare le truppe russe di circa 40 km ad est dalla città, mentre l’aviazione russa, probabilmente, per alleggerire la pressione sulle truppe di terra ha eseguito diversi raid sulla città ed attorno ad essa.
A Mariupol l’aviazione russa contiene ad impiegare munizionamento convenzionale al posto di quello guidato per attacchi di precisione. Il dato aggiornato di missili e munizionamento di precisione lanciati dai Russi in 68 giorni di guerra è di 2.125 ordigni, con un tasso giornaliero sempre più modesto.
Per quanto riguarda le forniture statunitensi all’Ucraina, sono stati consegnati più di 70 dei 90 obici M-777, insieme ad oltre 140.000 proiettili da 155 mm che rappresenta circa la metà dei proiettili previsti per la consegna.
Fonte ed immagine US Department of Defense