Lo scorso mese di aprile il Governo di Oslo ha pubblicato il Piano di Difesa a lungo termine . Tale documento propone di aumentare costantemente gli investimenti nel settore della Difesa al fine di raggiungere l’obiettivo minimo della NATO del 2% del PIL entro il 2028. Dal detto documento si evince che ciò porterebbe il bilancio di difesa dagli attuali 5,8 miliardi di dollari sino a 7,4 miliardi di dollari con un incremento complessivo del 27%.
Dal 2016 al 2020 il bilancio norvegese per la difesa è aumentato in media del 5,6 per cento all’anno.
In questo quadro la Norvegia continuerà ad investire nell’ammodernamento e nel potenziamento delle proprie Forze Armate già investite da miglioramenti qualitativi in atto da alcuni anni.
Esercito
La Norvegia continuerà a sviluppare l’Esercito. Questo implica maggiore potenza di fuoco, maggiore prontezza e maggiore sostenibilità. La Brigata Nord sarà potenziata con quattro battaglioni di manovra e con supporto tattico e logistico. I battaglioni di manovra saranno equipaggiati con nuovi carri armati , sistemi mobili di difesa aerea e fuoco di precisione a lungo raggio. Questo assicurerà questo le forze armate norvegesi restano rilevanti nel 2004 il nuovo ambiente di sicurezza. L’Esercito ha in dotazione 52 mbt Leopard 2A4NO, ex olandesi ammodernati per l’esigenze norvegesi al momento dell’immissioni in linea. Sono in linea 144 CV90 di nuova produzione e 104 veicoli più antecedenti, 17 dei quali sono stati ammodernati ed altri trasformati in veicoli da supporto. Tra le artiglierie si contano 12 MLRS attualmente in riserva ma che potrebbero essere modificati per tirare razzi a guida di precisione. Sono in via di completamento le consegne di 24 K9 Thunder con opzione per altri 24 semoventi.
Oltre il Centro di Operazioni terrestre e la Brigata Nord, l’Esercito Norvegese continuerà a contribuire alla Finnmark Land Defence con il Battaglione Porsanger e la Guardia di Confine. Altri investimenti saranno eseguiti per la Guardia Reale, il battaglione intelligence e per il miglioramento e potenziamento delle basi e supporti.
Marina
La Norvegia rafforzerà la Marina con un incremento numerico del personale. Ciò migliorerà la solidità degli equipaggi operativi e fornirà un miglioramento prontezza e sostenibilità. Le fregate e i sottomarini subiranno gli aggiornamenti necessari. Inoltre, tre nuove navi della Guardia Costiera saranno immesse in linea nel periodo 2021-2025.
La pianificazione della sostituzione delle navi di superficie per preservare la capacità operativa marittima dopo il 2030 e le decisioni relative il tipo e il numero di navi saranno oggetto del prossimo periodo di pianificazione. Oslo ambisce ad acquisire e implementare le future capacità della Marina in collaborazione con gli Alleati più stretti. Gli attuali sottomarini classe Ula saranno sostituiti con una nuova piattaforma (Type 212CD) sviluppata in collaborazione da Norvegia e Germania intorno al 2030.
La Marina sarà costituita nel prossimo da quattro fregate classe Fridtjof Nansen e sei corvette multiruolo classe Skjold. Gli attuali sei sottomarini classe Ula, come detto, lasceranno il posto a quattro nuovi battelli, mentre gli attuali quattro cacciamine saranno sostituiti da imbarcazioni controllate da remoto (USV). Altri investimenti riguarderanno il settore EOD, il Coastal Ranger Command, le navi da supporto logistico, la Guardia Costiera e le basi.
Aeronautica
Per l’Aeronautica continua l’implementazione del cacciabombardiere Lockheed Martin F-35A Lightning II Joint Strike Fighter in 52 esemplari che affianca e sostituisce i più risalenti 56 Lockheed Martin (General Dynamics) F-16 MLU. I cinque nuovi aerei di pattugliamento marittimo Boeing P-8A Poseidon sostituiranno gli attuali sei Lockheed P-3C/N Orion.
Peraltro, usciranno di scena due aeromobili Dassault Falcon 20ECM per operazioni EW e la componente trasporti tattici continuerà ad essere basata su quattro Lockheed Martin C-130J-30. A favore della Marina opereranno sei deii 14 NH-90 ordinati mentre i vecchi Sea King saranno rimpiazzati da 16 AW-101 in configurazione SAR dotati di radar di sorveglianza AESA a facce fisse OSPREY, capace di garantire una copertura a 360°, un avanzato autopilota, 2 verricelli di salvataggio, faro di ricerca, dispositivi elettro-ottici, un sistema integrato avionico e di missione, sistemi per il rilevamento di telefoni cellulari e di allerta di prossimità degli ostacoli, un radar meteo, apparecchiature elettromedicali e una console di missione.
L’introduzione dei nuovi sistemi aeronautici avrà la priorità per l’Aeronautica militare negli anni precedenti il 2025. A migliorare la capacità di difesa aerea, i sistemi di difesa aerea NASAMS II saranno aggiornati con moderni sensori e sarà introdotta una capacità complementare nel settore della difesa ravvicinata o di punto. Questo contribuirà a contrastare le minacce contro le basi, e proteggere le aree di accoglienza alleate e altre infrastrutture vitali. A lungo termine, sarà valutata la possibile introduzione in servizio di sistemi di difesa aerea a lungo raggio.
Forze Speciali
La capacità delle forze speciali nell’ambito di operazioni sia nazionali che internazionali saranno migliorate con l’aumento del numero del personale e un ulteriore gruppo di attività operative speciali.
Il Gli attuali 18 elicotteri da trasporto Bell 412 saranno sostituiti che operano a favore delle Forze Speciali saranno sostituiti da un nuovo modello più adatto. Alle forze speciali è stato distribuito nel 2019 un nuovo veicolo tattico 4×4, il Supacat HMT Extenda.
Guardia Territoriale
Oltre a questi investimenti, continuerà la modernizzazione della Guardia Nazionale, inclusa una maggiore capacità di stoccare e mantenere armameni, munizioni e altre forniture. Continuerà ad essere organizzata sul Centro Operativi, 11 Distretti Territoriali, basi e Forze di Reazione Rapida, con circa 40.000 uomini.
Intelligence ed assetti interforze
La Norvegia intende rafforzare anche il servizio di intelligence nazionale, aumentare gli investimenti per garantire il proseguimento dell’ammodernamento degli assetti interforze nonché migliorare le capacità di supporto quale nazione ospitante. Tra gli assetti interforze lo Stato Maggiore, la Compagnia CBRN, il Cyber Defence Operations Center, la sanità militare, l’organizzazione logistica, la Polizia Militare e la componente nazionale alla struttura NATO per il rifornimento in volo ed il trasporto strategico otterranno nuove risorse.
Foto Ministero della Difesa Norvegese