Navantia, nell’ambito del piano di sviluppo e produzione denominato Horizonte 5.0 prevede che nei prossimi 6 anni e mezzo sarà chiamata ad ammodernare ed iniziare a costruire poco meno di cinquanta unità per l’Armada Española.
In particolare, Navantia prevede che saranno sei le fregate, 16 le navi da pattugliamento, sei corvette, otto sottomarini, sei cacciamine, cinque navi ausiliarie, due navi anfibie e logistiche da ammodernare o da allestire per le esigenze della Armada.
Le due LPD Galicia e Castillia si avvicinano ai 25 anni di età, così come le prime quattro FFG classe Alvaro de Bazan hanno una media di circa venti anni. Inoltre, bisognerà capire cosa deciderà il Governo Spagnolo in merito alla componente aerea imbarcata dell’Armada, perché entro il 2028 Boeing non supporterà più gli AV-8B Plus +; al momento l’unico velivolo imbarcabile sulla LHD Juan Carlos I è l’F-35B ma questo richiede che la nave dovrebbe andare ai lavori per il rifacimento ed il consolidamento del ponte di volo, organizzare il sistema di logistica, rivedere magazzini e depositi ed altre sistemazioni.
Alle attività previste si aggiungono la costruzione della nave d’azione marittima di intervento subacqueo (BAM-IS) per il soccorso di sottomarini in difficoltà, di due navi per la ricerca costiera ed una nave per la ricerca oceanica i cui relativi contratti saranno siglati nel corso del secondo semestre 2023, con inizio delle attività di costruzione previsto nei primi mesi del 2024.
Sempre nel 2024 Navantia prevede di chiudere il contratto per due ulteriori BAM considerato che la flotta sottomarina spagnola dovrebbe ricevere a breve il primo S-80, l’Isaac Peral, ed a seguire il secondo SSK S-80 con la coppia di S-80 Plus prima della fine del decennio, questi ultimi dotati di sistema di propulsione indipendente dall’aria (AIP) a celle di combustibile.
L’età media della flotta spagnola è decisamente alta e per il suo rinnovo il Governo Spagnolo ha approvato la costruzione di cinque BSA F-110, fregate multiruolo da 6.100 tonnellate che prenderanno il posto delle fregate Santa Maria; è probabile che siano acquistati nuovi BAM, vascelli da pattugliamento d’altura che si sono dimostrati solidi e sufficientemente idonei a svolgere diversi compiti, configurati per il contrasto antisommergibile data l’uscita di scena delle corvette classe Descubierta, in attesa dell’entrata in linea delle nuove European Patrol Corvette (EPC) alla cui realizzazione Navantia partecipa in prima persona.
Nei programmi di Navantia vi è la costruzione anche di navi per l’Estero tra cui l’Arabia Saudita con altre cinque unità, l’Australia dove Navantia ha messo solide basi con i DDG classe Hobart, le LHD classe Canberra ed i rifornitori di squadra classe Supply e punta ad ottenere una commessa per sei navi da difesa “costiera” e l’Angola con cui ha trattative ben avviate per sei unità di vario tipo.
Infine, Navantia valuta con interesse il prossimo ingresso nella NATO della Svezia che dovrà rivedere le sue capacità navali, potenziandole con acquisto di navi di dimensioni, tonnellaggio e capacità operative nonché di combattimento superiori rispetto a quelle ora disponibili.
Immagine @Navantia