Lo sviluppo del Precision Strike Missile (PrSM) il nuovo missile tattico a breve raggio del US Army ha raggiunto un nuovo traguardo, confermando di poter essere impiegato anche contro navi in movimento.
La dimostrazione è avvenuta nel corso della esercitazione multinazionale Valiant Shield 24 tra Pacifico ed Oceania allorquando il personale della 3a Task Force multidominio e del Reggimento di Artiglieria da campo 1-181 della Guardia nazionale del Tennessee han impiegato il lanciatore multidominio autonomo (AML) e due missili d’attacco di precisione (PrSM).
Si è trattato del primo impiego del PrSM fuori dal territorio nazionale degli Stati Uniti ed i due missili hanno colpito il bersaglio che era rappresentato dalla ex USS Cleveland (LPD-7) appartenente alla classe Austin.
La nave, oltre essere stata colpita dai due PrSM è stata oggetto di attacchi portati dall’aria da EA-18G Growler della US Navy che hanno lanciato missili anti radiazione HARM ed AARGM.
Caratteristiche e sviluppi del Precision Strike Missile
Il PrSM è impiegabile in quattro esemplari da parte degli MLRS M270A2 od in due esemplari dagli M142 HIMARS; il missile è notevolmente superiore sotto ogni aspetto al ATACMS; la gittata inizialmente prevista era di circa 500 km ma questa è stata rapidamente aumentata portata ad oltre 600 km (raddoppiando di fatto quella raggiungibile dal ATACMS).
Lockheed Martin ed US Army sono attivamente impegnati nell’ottenere portate attorno i 1.000 km ed a sviluppare nuove versioni del PrSM.
Palloni aerostatici ed UAV a lunga persistenza impiegati
E’interessante notare che nel corso dell’esercitazione sono stati schierati e sottoposti a prove, da parte del US Army, palloni aerostatici ad alta quota od HAB muniti di apparecchiature di rilevamento elettromagnetico e di comunicazione.
Tali test si sono resi necessari in vista del prossimo dispiegamento di aerostati che opereranno ad alta quota dotati di sensori per la raccolta di dati ed informazioni, nonché come relè di comunicazione e sistemi di sorveglianza anche nei confronti della minaccia portata da sciami di droni.
Un’altra tecnologia innovativa che ha partecipato all’esercitazione è stato l’UAS Vanilla che ha il record mondiale di volo persistente e senza rifornimento di carburante di oltre otto giorni per velivoli a motore a combustione. Tale UAS può essere configurato per eseguire missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) nonché come relè di comunicazioni ed in tale veste ha operato per ben 27 ore a supporto delle operazioni del US Army e delle altre Forze Armate impiegate nell’esercitazione Valiant Shield 24.
Foto @US Army/Sgt.Perla Alfaro