
Per la prima volta, da quando sono entrati in servizio nell’Aeronautica israeliana nel 2017, gli F-35I Adir hanno effettuato il loro primo dispiegamento “oltremare” arrivando in Italia per “Falcon Strike 20201”, una esercitazione molto complessa.
I sei velivoli israeliani si addestreranno insieme all’Aeronautica Militare, all’U.S. Air Force ed alla Royal Air Force.
L’esercitazione si preannuncia come una delle più importanti degli ultimi anni con un altissimo livello di sfida per i partecipanti con decine di velivoli di Quinta e Quarta generazione pronti a darsi battaglia.
Dai NOTAM emessi è altamente probabile che verranno impiegati anche sistemi per il jamming del segnale GPS (Global Positioning System).
Come da tradizione NATO, il team blu dovrà affrontare il team rosso che simulerà le manovre aeree nemiche.

Saranno dunque presenti nelle fila “amiche” o blue team: F-35 (Israele, Italia, Stati Uniti e Regno Unito), F-16 (Stati Uniti), un Gulfstream “Eitam” (Israele), due Boeing “Re’em” (Israele), un KC-767 (Italia), un KC-130J (Italia), un Gulfstream G550 (Italia) ed un A330 Voyager (Regno Unito).
Dall’altra parte, una flotta di velivoli dell’Aeronautica Militare, formerà il “red team” con Eurofighter Typhoon, AMX Ghibli, Panavia Tornado, Predator ed elicotteri.
Diverse batterie missilistiche saranno impiegate contro gli F-35 per portare il livello di simulazione ad un livello molto elevato. Oltre alle minacce missilistiche gli F-35 saranno impiegati in combattimenti aerei manovrati o dogfight.
Presente anche la portaerei Queen Elizabeth che sta attualmente transitando nel Mediterraneo.
Questa particolare esercitazione sarà fondamentale per Israele in quanto fornirà un profilo di missione a lungo raggio utile per capire le capacità dell’F-35 contro bersagli posti a migliaia di chilometri, come l’Iran.
Secondo quanto riportato da The Times of Israel, un ufficiale israeliano, ha affermato in merito a questa esercitazione che “l’Iran è il nostro obiettivo”.
Falcon Strike 2021

Falcon Strike 2021 sottolinea l’importanza che ha raggiunto a livello mondiale l’Italia che può operare velivoli di quarta e quinta generazione con partner di altissimo livello traendone evidenti vantaggi addestrativi e anche di immagine.
L’esercitazione, che è iniziata il 6 giugno e si concluderà il 15 giugno, coprirà diverse aree tra il Golfo di Taranto e l’est della Sardegna con quote fino a FL600 (60.000 piedi).