Il Governo Laburista, guidato dal premier Anthony Albanese, ha ordinato una sorta di revisione critica dei principali programmi, “varati” dai precedenti esecutivi Conservatori, che al momento sono in fase di sviluppo.
La prima vittima eccellente è stato il programma per i dodici sottomarini classe Attack, programma invero già “silurato” dallo stesso Governo Morrison, con l’esecutivo Albanese che si è limitato a chiudere il contenzioso legale, riconoscendo una sorta di penale ed a riallacciare i rapporti diplomatici, fortemente usciti scossi dalla vicenda, tra Parigi e Canberra,
Tra questi programmi sottoposti a revisione critica indipendente vi è quello relativo la costruzione delle fregate classe Hunter, unità derivate dalla Type 26 in allestimento per la Royal Navy, che nei piani della Royal Australian Navy dovrebbero costituire l’ossatura della flotta di superficie australiana.
Le Hunter si differenziano sostanzialmente dalle Type 26 per il deciso aumento del dislocamento ma soprattutto per l’adozione di un sistema di combattimento statunitense che combina radar statunitensi ed australiani con diverso armamento rispetto quanto previsto per le fregate britanniche nate sostanzialmente per assicurare la difesa anti sommergibile a largo spettro.
Queste importanti modifiche hanno pesantemente influito sulla progettazione di dettaglio, sul aumento dei costi e sulle prestazioni delle unità australiane che, a causa dell’installazione di questi sistemi, peggioreranno nella velocità ed autonomia di missione ottenibili nonché anche come design che potrebbe influire dal punto di vista della rivelabilità ai radar di scoperta.
Questa situazione è il frutto delle decisioni della RAN appoggiate dai precedenti esecutivi di Canberra di optare per una nave classe fregata piuttosto che per un cacciatorpediniere, volendo comunque ottenere da unità di classe fregata prestazioni tipiche di un DDG.
Attualmente, le Hunter non sono a rischio cancellazione perché l’Australia ha impegnato nel programma forti risorse finanziarie e tecniche, volendo ottenere Canberra dal programma un sostanziale innalzamento delle capacità tecnologica e produttiva dei suoi cantieri navali con migliaia di posti di lavoro interessati.
Infatti, in tal ottica il partito Laburista ha dichiarato che l’ipotesi della cancellazione del programma Hunter è remota e sarebbe la soluzione estrema, al momento non presa in considerazione, anche perché lo stesso premier Albanese ha annunciato che il Governo da lui guidato ha in animo di aumentare le spese per la Difesa, posizione sostanzialmente in linea con quella seguita dal predecessore Primo Ministro conservatore Morrison, ma con programmi praticabili e gestibili dal punto di vista tecnico ed economico.
Ma, al termine del processo di revisione critica indipendente, il programma Hunter potrebbe essere stravolto nel numero complessivo di fregate da costruire (ne sono previste nove) e nelle tempistiche di allestimento nonché di consegna, con prevedibile necessità per la RAN di riaprire il dossier fregate/cacciatorpediniere per coprire le necessità della flotta di superficie.
C’è da dire che BAE Systems Australia, la capocommessa del programma Hunter, mostra ottimismo ed ha assegnato a VEEM, un’impresa locale, la progettazione e la costruzione delle pale dell’elica ed il relativo mozzo da destinare a prove anche distruttive in vista dell’allestimento dei sistemi elica di serie da installare sulle fregate Hunter.
Immagine BAE Systems