Il programma congiunto DARPA ed US Air Force per lo sviluppo di un Hypersonic Airbreathing Weapon Concept (HAWC) ha completato con successo un’altra prova di volo.
La versione Lockheed Martin del missile, con il suo aerojet Rocketdyne scramjet, ha coronato un programma che ha raggiunto tutti i suoi obiettivi iniziali. È stato il test di volo finale per HAWC, che sta fornendo dati critici per informare gli sforzi di maturazione della tecnologia ipersonica dell’Air Force Research Laboratory (AFRL).
“Il volo di questo mese ha aggiunto una pietra miliare al programma di test di volo di respirazione ipersonica di maggior successo nella storia degli Stati Uniti“, ha affermato Walter Price, vice dell’Air Force per il programma HAWC. “Le cose che abbiamo imparato da HAWC miglioreranno sicuramente le future capacità dell’Aeronautica Statunitense“.
Il missile Lockheed Martin ha volato nuovamente a velocità superiori a Mach 5, superiori a 60.000 piedi e più lontane di 300 miglia nautiche. Quest’ultimo volo ha dimostrato capacità e prestazioni migliorate. Il portafoglio ipersonico della nazione ha ora due possibili progetti di missili ipersonici a respirazione aerea (Lockheed Martin e Raytheon) per migliorare e maturare in futuro.
“Il programma HAWC ha creato una generazione di nuovi ingegneri e scienziati ipersonici“, ha affermato Andrew “Tippy” Knoedler, il responsabile del programma HAWC. “HAWC ha anche portato una grande quantità di dati e progressi alla comunità ipersonica che respira aria. I team del settore hanno affrontato seriamente la sfida dei veicoli a propulsione scramjet ed abbiamo avuto la grinta e la fortuna per farlo funzionare“.
Anche se il programma HAWC ha eseguito la fase finale del programma, ci sono ancora dati da analizzare e maggiori opportunità per far maturare la tecnologia. DARPA prevede di continuare tale maturazione nel programma More Opportunities with HAWC (MOHAWC) costruendo e facendo volare più veicoli che si basano sui progressi di HAWC. Quei missili amplieranno l’inviluppo operativo dello scramjet e forniranno tecnologia su rampe per futuri programmi di registrazione.
“Abbiamo avuto la nostra parte di difficoltà“, ha detto Knoedler. “Attraversata una pandemia, una catena di approvvigionamento problematica ed eventi atmosferici avversi, i nostri partner del settore sono andati avanti, mitigando i rischi dove potevano ed accettandone altri. Hanno mantenuto le loro promesse, dimostrando la fattibilità del concetto”.
Fonte ed immagine DARPA