Il Premier britannico Rishi Sunak ha annunciato che il Governo di Londra provvederà ad aumentare le spese militari di cinque miliardi di sterline (pari a sei miliardi di dollari) nel prossimo biennio per rispondere all’invasione russa dell’Ucraina ed alla politica di espansionismo intrapresa dalla Cina.

L’aumento indicato dal Primo Ministro Sunak risponde solo in parte alle richieste avanzate dai vertici militari britannici che indicano nella soglia del 3% del PIL il traguardo da raggiungere per permettere il necessario ammodernamento e potenziamento delle FF.AA. di Londra.
Attualmente, la spesa militare britannica si attesta attorno il 2% del PIL e l’aumento indicato dal Premier Sunak servirebbe ad iniziare ad elevare il budget della Difesa con l’obiettivo di portarlo e mantenerlo al 2,5% del PIL nel lungo periodo.
I cinque miliardi di sterline aggiuntivi saranno impiegati principalmente per ripianare le scorte di munizionamento, missili anticarro ed antiaerei fortemente intaccate dai massicci trasferimenti di questi materiali all’Ucraina.
Inoltre, una parte del extra budget sarà impiegato per il programma trinazionale con Australia e Stati Uniti per la costruzione di un nuovo sottomarino d’attacco a propulsione nucleare, progetto deliberato da Washington, Londra e Canberra nell’ambito del trattato AUKUS.
In base all’accordo, i nuovi sottomarini a propulsione nucleare per la Royal Australian Navy saranno costruiti in Australia e nel Regno Unito, con la tecnologia ed il supporto fornito dagli Stati Uniti.
Nell’ambito della Revisione della Difesa, Londra vede con sempre maggiore preoccupazione l’espansionismo cinese non solo nell’area asiatica; la sfida lanciata dalla Cina al mondo occidentale è ormai globale, tanto da richiedere al Foreign Office di aumentare sensibilmente il numero di funzionari che parlino il mandarino e di procedere all’acquisto di minerali considerati strategici per lo sviluppo delle tecnologie avanzate.
Foto @Prime Minister’s Office, 10 Downing Street