Il Governo di Londra ha annunciato il ritiro delle sue truppe schierate in Mali, sostenendo che la crescente dipendenza giunta che detiene il potere a Bamako dall’organizzazione russa Wagner di contractor sta destabilizzando l’area.
Secondo il Ministro della Difesa il contingente britannico di trecento uomini facente parte della missione NEWCOMBE, sarà ritirato prima del termine previsto ma non ha voluto specificare i tempi.
L’Operazione NEWCOMBE è l’impegno del Regno Unito nell’ambito della missione di stabilizzazione integrata multidimensionale MINUSMA delle Nazioni Unite in Mali
La responsabilità per i Britannici è da addebitare alla giunta militare maliana che si è affidata sempre di più ai Russi ed in particolare alla Wagner.
Secondo Heappey la presenza della Wagner ha contribuito solo ad aumentare le tensioni ed è controproducente per la stabilità e la sicurezza della regione del Sahel.
Da parte sua la Francia, da tempo, ha annunciato il ritiro del suo contingente e la conclusione dell’operazione Barkhane.
Altri Paesi occidentali, tra cui l’Estonia, hanno dichiarato di voler ritirare i loro contingenti non volendo operare in Mali con i Russi ed in particolare con la Wagner, organizzazione accusata di crimini e violazioni dei diritti umani.
Tutto questo ha comportato una profonda revisione del programma di cooperazione ed addestramento delle forze maliane organizzato e gestito principalmente dai Paesi Occidentali ed ovviamente, il tasso di scontri ed attacchi tra gruppi jihadisti e forze che fanno capo alle autorità di Bamako si è rialzato vertiginosamente, rendendo il Paese profondamente instabile.
Peraltro, Parigi e Londra vogliono continuare a contrastare i fenomeni terroristici attivi nell’area del Sahel per difendere i Paesi limitrofi al Mali che subiscono le infiltrazioni dei gruppi attivi nell’ex colonia francese.
Foto British Army