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Consegnato il primo Leonardo P-72B alla Guardia di Finanza

Il Servizio Aereo della Guardia di Finanza

Lo scorso 27 novembre a Torino, presso il sito produttivo di Caselle Torinese, Leonardo ha ufficialmente consegnato alla Guardia di Finanza i primi due P-72B. Le consegne dei quattro esemplari di pattugliatori ordinati saranno completate entro il 2022. Questo importante evento consente di focalizzare lo stato attuale e prossimo del Servizio Aereo della GdF.

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Infatti, le “Fiamme Gialle” sono alle prese con la sostituzione delle linee elicotteri OH-500, AW109N ed AB412, delle linee P-166DP1 e ATR-42MP, nonché con l’introduzione di “mini” UAV con una prossima apertura della linea UAV tattici.

L’organigramma del Servizio Aereo

Come è noto, il Servizio Aereo è parte integrante del Comando Aeronavale Centrale che ha i suoi ordini il Comando Operativo Aeronavale, il Centro Navale ed il Centro di Aviazione.

Il Comando Operativo Aeronavale ha sede a Pratica di Mare (Roma) ed è organizzato sul Gruppo di Esplorazione Aeromarittima sempre di base a Pratica di Mare e su tre Gruppi Aeronavali, quello di Messina con la locale Stazione Navale di Manovra e Sezione Aerea di Manovra a Catania, quello di Taranto con la locale Stazione Navale di Manovra e la Sezione Aerea di Manovra a Grottaglie e quello di Cagliari con la Stazione Navale di Manovra.

Sempre al Comando Operativo Aeronavale fanno capo il Centro di Aviazione di Pratica di Mare ed il Centro Navale di Formia (Latina).

Per quanto riguarda la struttura territoriale sono operativi i Reparti Operativi Aeronavali di Como, Genova, Livorno, Civitavecchia, Cagliari, Napoli, Vibo Valentia, Palermo, Bari, Termoli, Pescara, Ancona, Rimini, Venezia e Trieste.

Le Sezioni Aeree sono dislocate a Venegono (Varese), Genova, Pisa, Pratica di Mare, Cagliari, Napoli, Lamezia Terme (Catanzaro), Palermo, Bari, Pescara, Rimini, Venezia e Bolzano.

La transizione sulle nuove linee AW139 e AW169

Come anticipato, il Servizio Aereo è in fase di piena transizione dalle linee OH-500, A109N e AB412 alle linee AW139 e AW169.

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Gli OH-500 (Breda-Nardi NH-500MC/MD) entrarono in servizio a partire dal 1973 in 53 esemplari e, per lungo tempo, hanno rappresentato la spina dorsale del Servizio Aereo. Ma, pur essendo ideali dal punto di vista della manutenzione e dell’addestramento, già negli anni ottanta del passato secolo, iniziavano a mostrare limiti operativi per la mancanza di un radar di ricerca marittima, NVG e per il raggio d’azione limitato.

Pertanto, nel corso degli anni ottanta il Servizio Aereo affiancò agli OH-500 25 elicotteri A109A-Mk.II SEM e A109C dotati di radar di sorveglianza marittima, faro da ricerca, kit di salvataggio e verricello di soccorso. Tali elicotteri non sono più in servizio, sostituiti a partire dal 2009 con 18 AW109N (Nexus), attualmente ridotti a 17 esemplari.  

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A partire dal 1993 entrarono in servizio 22 elicotteri biturbina Agusta Bell AB-412EP, oggi ridotti a 16 esemplari. Anche tali elicotteri sono dotati di radar di sorveglianza marittima, faro da ricerca, kit di salvataggio e verricello di soccorso.

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Sono in servizio anche quattro esemplari denominati HH-412C acquistati per compiti di salvataggio in montagna con verricello e pattini più alti rispetto agli altri AB-412 in dotazione.

Considerata l’avvenuto mutamento della minaccia criminale sempre più sofisticata, l’aumento del rischio terrorismo internazionale, la necessità di controllare il fenomeno del flusso migratorio lungo le coste meridionali ed insulari del nostro Paese, il Servizio Aereo necessitava di nuovi elicotteri più performanti, sia come prestazioni, sia come avionica imbarcata, rispetto alle dotazioni in uso.

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AW139

Pertanto, dopo l’acquisto dei due primi AW139, il Servizio Aereo ha finalizzato l’acquisto di altri 12 esemplari in due lotti. Tali elicotteri imbarcano il sistema di missione RW-ATOS (Rotary Wing) di Leonardo, il quale permette di condensare tutte le informazioni del radar, flir ed altri sensori su un unico schermo. A livello di flir è imbarcato il LEOSS di Leonardo mentre a livello radar vi è il modernissmo T-20 Gabbiano. E’ inoltre montato un AIS o Automatic Identification System.

AW169

Ma la Guardia di Finanza aveva la necessità di sostituire anche i vecchi OH-500 ed i più recenti AW109N a carrello che non si sono dimostrati ideali per missioni al di fuori dell’ambiente marittimo. E’ stata individuata, perciò, nel AW169 la macchina ideale per la sostituzione dei predetti elicotteri, finalizzando un ordine per 22 elicotteri, ordinati nel 2018 con il primo esemplare consegnato di recente.

Tali macchine saranno equipaggiati con un’ampia gamma di sistemi e sensori forniti da Leonardo tra i quali sistema di missione RW-ATOS con una consolle avanzata, un Automatic Identification System (AIS), il radar di sorveglianza T-20 Gabbiano, il FLIR LEOSS, un transponder per identificazione IFF M428, sistemi radio V/UHF, pannelli di controllo e sistemi luci e la possibilità di impiegare il sistema iperspettrale per telerilevamento SPHYDER. Insomma, si tratta di macchine avanzatissime in grado di compiere ogni tipo di missione e con qualsiasi condizione meteo di giorno e di notte.

aw169 guardia di finanza

Pertanto, le linee elicotteri, pur riducendosi numericamente, si attesteranno su due linee, assolutamente complementari, con ampia comunanza logistica, addestrativa ed operativa, con deciso abbattimento dei costi ed innalzamento del livello di operatività.

Il settore ala fissa

Attualmente sono in dotazione 3 ATR-42MP, 1 ATR-42 in versione trasporto, 2 Piaggio P-180 Avanti e 6 Piaggio P-166 DP1. Come scritto in apertura, sono stati appena consegnati i primi due esemplari di P-72B su quattro ordinati.

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I più risalenti ATR-42 400 / 500MP sono stati aggiornati tra il 2014 ed il 2015 con l’installazione del flir 380HD di FlirSystems, del sistema di missione ATOS, capacità di comunicazione satellitare, nuove consolles per gli operatori. In pratica sono serviti per sviluppare il lavoro di integrazione successivamente compiuto per gli elicotteri AW139 e 169, nonché per i più prestanti P-72B.

Dall’ATR-42 MP al P-72B

Denominato P-72B, derivato dalla configurazione 600 del ATR-72, il nuovo pattugliatore sarà impiegato dal dispositivo aeronavale della Guardia di Finanza, l’unica Forza di Polizia che ha competenza generale in materia di attività di vigilanza lungo le coste nazionali e in acque internazionali.

P-72B GdF - foto new - Luca Nicolotti (002)

Cuore del P-72B, come detto, è il sistema di missione ATOS sviluppato e prodotto da Leonardo per missioni di sorveglianza marittima, sorveglianza terrestre e sar. Il sistema di missione modulare ATOS (Airborne Tactical Observation and Surveillance), già in servizio presso l’Aeronautica Militare con i P-72A, è in grado di gestire l’ampio spettro di sensori del velivolo, combinando le informazioni ricevute in una situazione tattica complessiva. Il sistema presenta i risultati agli operatori del sistema di missione nel formato più adatto, fornendo un eccellente e costantemente aggiornato scenario della situazione. L’architettura aperta prescelta consente di aggiornare il sistema ed implementare nuove funzioni, accrescendo nel tempo le capacità.

Grazie alla sua derivazione commerciale l’ATR 72MP può garantire al suo equipaggio un livello di ergonomia e comfort che ne incrementano l’efficienza e l’efficacia durante le missioni di pattugliamento marittimo, di ricerca ed identificazione, lotta al narcotraffico, pirateria, contrabbando, e nel contrasto ad ogni tipologia di traffici illeciti che interessi le acque territoriali, che possono durare tipicamente anche più di 8 ore.

Il nuovo P-72B è predisposto per imbarcare un Electronic Support Measures / ELectronic INTelligence (ESM / ELINT) system; è dotato di un sistema di comunicazioni satellitari in banda Ku/Ka SATCOM; è prevista l’installazione di un sistema IMSI-IMEI Catcher per individuare i dispersi in mare e a terra.

Paradossalmente, grazie alle capacità di telerivelamento i sei P-166DP1 rimarranno in linea sino al 2023-2024. Per quella data anche gli ATR-42MP dovrebbero uscire di scena sostituiti dai P-72B e dai nuovi UAV a medio raggio.

Arrivano gli UAV e la missione FRONTEX

Anche in questo settore la Guardia di Finanza non ha voluto restare indietro grazie alle molteplici funzionalità offerte da queste piattaforme. Infatti, il primo passo è stato quello di dotare le Sezione Aeree di “mini” UAV del tipo Colibrì, del tipo quadricottero, forniti dalla IDS, acquistati in trenta esemplari.

Ma il Servizio Aereo, anche in vista della sostituzione dei P-166DP1, degli ATR-42MP e della restante parte di elicotteri non rimpiazzati dagli AW139-169, intende acquistare UAV o APR tattici.

In questo quadro è interessante ricordare che l’anno passato è stata avviata la campagna di voli dell’UAV Falco EVO di Leonardo in una configurazione specifica per il monitoraggio marittimo, dall’aeroporto di Lampedusa nell’ambito del programma Frontex finalizzato alla sperimentazione di droni per il controllo delle frontiere esterne dell‘Unione Europea.

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Il contratto di servizio prevedeva che Leonardo effettuasse con il Falco EVO fino a 300 ore di volo per sorveglianza marittima nello spazio aereo civile italiano e maltese.

Leonardo ha messo a disposizione un Falco EVO dotato di strumenti avanzati per sorveglianza e monitoraggio giorno/notte, oltre all’equipaggio di volo e al team per la manutenzione.

La dotazione del Falco EVO

Le operazioni di sorveglianza e ricognizione (Intelligence Surveillance and Reconnaissance – ISR), effettuate da Leonardo con il Falco EVO, sono state pianificate dalla Guardia di Finanza sotto il coordinamento del Ministero dell’Interno. In questo contesto, è stato decisivo il supporto di ENAC l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, e di ENAV, la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, nonché di AST Aeroservizi Società di Gestione dell’aeroporto di Lampedusa.

Il Falco EVO, equipaggiato con una suite avanzata di sensori di bordo che include anche il radar Gabbiano TS Ultra Light per missioni di lungo raggio diurne e notturne, ha operato con equipaggio di volo e squadre per la manutenzione del velivolo sempre di Leonardo. Da notare che, mentre il personale addetto al pilotaggio è stato fornito da Leonardo, gli operatori di sistema sono stati tutti della Guardia di Finanza che da tempo ha iniziato ad inviare il proprio personale presso le Scuole di APR dell’Aeronautica Militare.

Infatti, l’attività ha previsto un forte coinvolgimento della Guardia di Finanza in virtù della significativa esperienza del Corpo nella definizione dei profili di missione, assicurando le migliori condizioni operative per lo svolgimento delle 300 ore di volo programmate. 

La configurazione del Falco EVO impiegato nel programma include un sistema ottico infrarosso ad alta definizione, un collegamento dati satellitari oltre la linea di vista BLOS (Beyond-Line-Data-Of-Sight), un nuovo sistema di propulsione basato su un motore a combustibile pesante, un sistema di identificazione automatico (Automatic Identification System – AIS) ed una suite completa per le comunicazioni.

Foto Guardia di Finanza, Leonardo, IDS

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