Il sottomarino a propulsione nucleare russo più innovativo e temuto ha effettuato la sua prima uscita in mare dopo essere stato varato nell’aprile 2019.
Il K-329 Belgorod ha una lunghezza di ben 178 metri, una larghezza di 15 metri ed un dislocamento di circa 19.000 tonnellate ma è il suo impiego che lo rende un pericolo per l’Alleanza Atlantica.
Il nuovo battello russo coniuga infatti la funzione di “nave madre” con la possibilità di dispiegare sottomarini o ROV di piccole dimensioni in grado di raggiungere profondità molto elevate, tra cui la possibilità di effettuare il sabotaggio dei cavi sottomarini, e l’impiego di armamento speciale con sei siluri a propulsione e testata nucleare Poseidon.
Il sottomarino è operato dalla Marina per conto della Direzione Principale della Ricerca Subacquea (GUGI) che è coinvolta anche nello sviluppo di battelli speciali come l’AS-15 oppure l’A-12 coinvolto in un grave incidente nel luglio del 2019.
Il K-329 sarà ora impiegato nelle prove in mare prima della consegna ufficiale alla Marina russa.
Immagini: @WarshipCam e @crazyMk