In occasione dell’edizione 2022 della FIDAE (Feria Internacional del Aire y del Espacio) a Santiago in Cile, Embraer ha annunciato che la flotta mondiale di velivoli A-29 Super Tucano ha raggiunto la soglia delle 500.000 ore di volo.
Con oltre 260 unità consegnate, il velivolo è già stato selezionato da più di 15 forze aeree in tutto il mondo, tra cui la United States Air Force (USAF), oltre a diversi paesi dell’America Latina, tra cui Cile, Colombia, Ecuador e il Repubblica Dominicana e Brasile, primo operatore di questo tipo di aeroplani al mondo.
Oltre il traguardo delle 500.000 ore di volo, l’A-29 ha accumulato anche più di 60.000 ore in combattimento, essendo l’unica piattaforma turboelica di attacco leggero, ricognizione e addestramento avanzato attualmente in produzione con una comprovata esperienza di combattimento nei conflitti in tutto il mondo.
L’A-29 Super Tucano si è distinto per versatilità operativa, robustezza e costi operativi ridotti.
Grazie alla sua robustezza e versatilità, l’A-29 ha la capacità di operare da piste remote non asfaltate in basi operative avanzate in ambienti difficili e scarsamente supportati, il tutto combinato con bassi costi operativi e alta disponibilità (oltre il 90%).
Oltre alle funzioni di combattimento, un aereo è ampiamente utilizzato come addestratore avanzato. La sua capacità di simulare missioni di combattimento e caricare e scaricare dati di volo l’hanno resa una piattaforma di addestramento altamente efficace.
In quanto vero aereo multiruolo, l’A-29 è abbastanza flessibile da fornire alle forze aeree un’unica piattaforma per attacchi leggeri, ricognizione armata, supporto aereo ravvicinato e addestramento avanzato, ottimizzando così le loro flotte.
È dotato di una varietà di sensori e sistemi di ultima generazione, tra cui un sistema elettrico-ottico/infrarosso con designatore laser, occhiali per la visione notturna, comunicazioni sicure di voce e dati.
Altri clienti dell’A-29 sono l’Indonesia, il Libano e le Filippine. In Africa, l’A-29 è stato scelto da Burkina Faso, Mali, Mauritania, Angola e, più recentemente, Nigeria.
Fonte Embarer