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Il Vietnam abbandona il piano di acquisto delle corvette Sigma 9814

La Marina Vietnamita pare aver deciso di abbandonare definitivamente il programma di acquisizione di quattro corvette Damen Sigma 9814. I negoziati con Damen Shipyards Group svoltisi dal 2011-2014 erano tesi all’acquisto di 4 corvette, 2 da costruire nei Paesi Bassi e 2 da allestire localmente in Vietnam. Peraltro, il piano è stato infine abbandonato a causa di un problema, quello relativo alla fornitura dei sistemi d’arma occidentali.

Caratteristiche ed armamento delle Sigma 9814

Le Sigma 9814 sarebbero state lunghe poco meno di 100 metri, larghe 14 metri, con pescaggio di 3,75 metri. Avrebbero avuto un dislocamento di 2.150 tonnellate e 103 uomini di equipaggio.

Infatti, le Sigma 9814, dotate di ponte di volo e di hangar dimensionati per operare gli elicotteri Kamov russi, sarebbero state armate con materiali occidentali. Il progetto prevedeva 8 missili antinave MBDA Exocet MM 40 Block 3, un VLS per 12 missili superficie-aria MBDA MICA VL, 1 cannone Leonardo da 76 mm nonché 2 impianti Leonardo MARLIN -WS 30 mm. Le unità sarebbero state dotate di un radar Thales-SMART-S Mk2 per la sorveglianza e scoperta aeronavale.

Tau chien SIGMA 1

A causa dei noti eventi storici, la Marina Popolare del Vietnam è sempre stata orientata ad acquistare in Russia. Solo recentemente, grazie al riavvicinamento con gli Stati Uniti, dall’USCG sono stati trasferiti cutter ormai dismessi. Nel frattempo alcune corvette sudcoreane classe Pohang sono state trasferite alla VPN che ha iniziato ad impratichirsi con navi non di produzione russa od orientale. Peraltro, anche queste unità sono state convertite agli standard vietnamiti, dotandole di sistemi d’arma di origine russa.

Tornano gli Stati Uniti e si affaccia l’India

In questi anni, nonostante le trattative, il Vietnam non è riuscito a sbloccare l’acquisto dei sistemi missilistici, in specie gli MBDA Exocet, a causa della feroce opposizione cinese. Infatti, Pechino e Hanoi sono da sempre in contrasto, più volte sfociato in veri e propri scontri di confine, marittimi ed aerei. I contenziosi territoriali che vedono il Vietnam e la Cina, nonché altri Paesi, contendersi la sovranità delle isole Spartly, dipendono principalmente dalla ricchezza dei giacimenti petroliferi ivi rinvenuti.

Gli Stati Uniti, nemici storici del Vietnam, hanno messo da parte la loro ostilità nei confronti di Hanoi, riallacciando rapporti commerciali, politici e, perfino, militari. Dalle visite sempre più frequenti di unità della US Navy nei porti vietnamiti si profila un clamoroso ritorno stabile in quelle acque. Infatti, Hanoi e Washington sono in trattative per la concessione di un’ex base navale statunitense ai tempi del conflitto.

Da notare che anche l’India, nell’ambito del contenimento della potenza aeronavale cinese, ha stipulato accordi militari con il Vietnam, nell’ambito dei quali è previsto che la Indian Navy organizzi una sua base aeronavale nelle acque vietnamite.

Immagine Damen Shipyards Group

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