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Immesso in acqua il sottomarino turco Piri Reis (S 330)

Presso l’arsenale di Gölcük Donanma Tersanes è stato messo in acqua il sottomarino Piri Reis (S 330) il primo battello del tipo 214TN realizzato in Turchia con assistenza tedesca.

L’unità era stata già “varata” a terra nel 2019 perché allestita all’interno dello stabilimento all’interno dell’arsenale.

Ora, si svolgeranno le necessarie prove in mare per il Piri Reis al termine delle quali il battello dovrebbe essere consegnato ufficialmenre alla Marina Turca nel 2022.

Il programma prevede la costruzione di sei battelli; sono attualmente in diverso stato di allestimento altri tre battelli mentre per il quinto è stata appena tagliata la prima lamiera.

Costruzione locale ed assistenza tedesca

Ovviamente, il programma ha una fortissima partecipazione tedesca che fornisce assistenza e trasferimento delle tecnologie necessarie per supportare la filiera turca nella costruzione dei battelli.

Il programma, peraltro, ha subito consistenti ritardi dovuti per l’aggiornamento industriale del arsenale di Gölcük Donanma Tersanes e per sopraggiunte difficoltà di carattere finanziario, a causa delle profonda crisi economica turca.

Il contratto ha un valore stimato di 2,2 mld di euro.

Alla costruzione dei battelli, oltre la tedesca Kiel Howaldtswerke-Deutsche Werft GmbH e la britannica Marine Force International LLP di proprietà di Thyssenkrupp Marine Systems, partecipano direttamente ed indirettamente tutte le maggiori imprese del comparto militare turco tra cui, ASELSAN, HAVELSAN e ROKETSAN.

Principali caratteristiche

Questi battelli hanno un dislocamento attorno le duemila tonnellate in immersione, lunghezza superiore i 67 metri con velocità superiore ai 20 nodi. Sono dotati di un sistema di propulsione indipendente dall’aria AIP a celle a combustibile del tipo PEM FC o Polymer Electrolyte Membrane Fuel Cell.

Sono armati di otto lanciasiluri per ordigni da 533 mm che nel prossimo futuro saranno forniti da ROKETSAN che sta ultimando le prove del suo siluro pesante. Sarà inoltre possibile l’impiego di missili a cambiamento d’ambiente sia antinave sia per attacchi a bersagli terrestri. Anche per la fornitura di questi sistemi missilistici sarà interessata l’industria nazionale.

Peraltro, la Turchia intende riversare l’esperienza maturata con l’attuale programma, nel progetto di un nuovo sottomarino nazionale che sarà lanciato nel prossimo decennio.

Infatti, l’obiettivo ultimo di Ankara è affrancarsi totalmente o quantomeno limitare la dipendenza dall’Estero per sistemi d’arma complessi come i sottomarini.

Foto Gölcük Donanma Tersanes

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