In India è stato approvato il programma per l’acquisto di 1.770 nuovi carri armati per la sostituzione dei T-72M/M1 Ajeya attualmente in servizio con l’Esercito di Nuova Delhi.

Il programma FRCV (Future Ready Combat Vehicle), lanciato nel 2021 ma che risale al 2015, prevede una prima fase con l’acquisto di poco meno di 600 carri armati nel ambiti di un costo totale complessivo attorno i 18 miliardi di dollari; nei contratti, oltre l’acquisto dei carri armati, saranno compresi anche il munizionamento ed il supporto tecnico manutentivo almeno iniziale.
L’Esercito Indiano richiede un equipaggio di almeno tre uomini, non indica il tonnellaggio che, peraltro, non dovrebbe superare le cinquanta tonnellate a causa del cattivo stato della rete stradale e dei ponti che in buona parte del Paese che non sopportano pesi superiori a quel limite-
Il nuovo carro dovrà essere altamente mobile su ogni tipo di terreno e dovrà operare in qualsiasi condizioni climatiche (nel sub continente indiano si registrano temperature estreme sia di freddo, sia di caldo al nord ed al sud del Paese). Nei desiderata indiana rientra anche la capacità di trasporto per via aerea (l’Aeronautica indiana ha in servizio 11 Boeing C-17 Globemaster III in grado di trasportare un carro armato M1 Abrams).
Il nuovo carro armato dovrà essere armato con un cannone di grosso calibro (presumibilmente nel range 120-130 mm) asservito a sistema di caricamento automatico.
Tra le altre dotazioni richieste vi sono una stazione d’arma a controllo remoto (RCWS), un sistema per l’intercettazione di sistemi UAV/UAS ed il ricorso a tecnologie a bassa visibilità e ad algoritmi di intelligenza artificiale (AI) nonché un avanzato sistema di comunicazione protette.
Oltre, la protezione antimine/anti IED (ordigni esplosivi improvvisati) ed il ricorso a corazze reattive è previsto il ricorso a sistemi di protezione attiva APS per aumentare la sopravvivenza del nuovo carro sui moderni campi di battaglia.
La componente corazzata del Indian Army attualmente è costituita da poco più di un migliaio di T-90S “Bhishma”, da circa duemilaquattrocento T-72M “Ajeya”, metà dei quali portati allo standard M1 “Ajeya 2”, più circa centoventi Arjun di produzione nazionale, nonché in riserva vi è oltre un migliaio di carri armati di vecchio tipo.
Insieme ai Bhishma, gli Ajeya costituiscono il nerbo delle forze corazzate indiane completate dal carro di produzione nazionale Arjun peraltro afflitto da problemi mai superati che ne hanno comportato la riprogettazione nella versione Mk1A.
Nel settembre del 2021 il Ministero della Difesa di New Delhi ha firmato un contratto con l’Heavy Vehicles Factory (HVF) per la produzione di 118 carri armati (MBT) Arjun Mk 1A nel ambito dell’iniziativa “Make in India” promossa dal Primo Ministro Narendra Modi.
Foto credit @Indian Army