A Surabaya presso il cantiere PT PAL Indonesia si è svolta la cerimonia della posa della chiglia della terza Landing Dock (LD) destinata alla Marina Filippina.
L’impostazione della nuova nave multiruolo segue il taglio della lamiera avvenuto nello scorso mese di gennaio.
La Marina Filippina ha già in servizio una prima coppia di LD, la Tarlac (LD 601) e Davao del Sur (LD 602) entrate in servizio rispettivamente nel 2016 e 2017, ed ha ordinato una seconda coppia di unità di questo tipo.
Le LD filippine derivano dalle cinque unità classe Makassar costruite per la Marina Indonesiana a loro volta basate sulla nave da sbarco Tanjung Dalpele (990) progettata dalla sudcoreana Daesun Shpipbuilding & Engineering Co. per la Marina di Jakarta.
Queste nave hanno un dislocamento a vuoto di 7.400 tonnellate che diventano circa 11.500 tonnellate a pieno carico; sono lunghe 123 metri, larghe 21,8 metri ed hanno un pescaggio di 5 metri.
La propulsione è affidata a due motori diesel MTU ognuno in grado di erogare 3.915 hp (2,920 kW) di potenza che permettono alla LD di raggiungere una velocità massima di 16 nodi ed un’autonomia di poco meno di 9.400 miglia nautiche pari a 30 giorni di permanenza in mare.
All’interno del bacino sono trasportati due LCU o LCM e 2 RHIB o LCVP per trasportare a terra o dalla spiaggia uomini e mezzi.
Le LD hanno un equipaggio composto da 121 marinai e possono trasportare fino a 500 fucilieri di marina con una quarantina di veicoli medi e leggeri ed equipaggiamenti.
L’armamento prevede la possibile installazione di un cannone da 76/62 mm e di due impianti da 25 mm e sei mitragliatrici pesanti da 12,7 mm (le uniche normalmente installate).
Le navi dispongono di un ponte di volo atto a far operare fino a due elicotteri classe 10 tonnellate e di hangar per il ricovero di un solo elicottero della stessa classe; normalmente, le due LD già in servizio con la Marina Filippina operano con un elicottero leggero AW109E Power navalizzato.
La dotazione elettronica delle navi è scarna perché è costituita da una coppia di radar di navigazione Furuno X-band e S-band; per il resto è possibile l’installazione di un sistema di gestione del combattimento (CMS), di un radar di ricerca di superficie, di un sistema di controllo del tiro elettro-ottico e di una suite di guerra elettronica, tutte opzioni previste ma non ancora concretizzate.
Foto @RIMPAC