Stante il clima sempre più incandescente e di scontri in atto, il Presidente Sudafricano Cyril Ramaphosa ha ordinato di schierare l’Esercito per un mese (dal 17 marzo al 17 aprile) a fianco della Polizia e di altri dipartimenti per riportare la calma nel Paese sconvolto da violenze ed omicidi.

In totale, secondo il decreto presidenziale saranno schierati più di 3400 uomini delle Forze Armate Sudafricane (SANDF) per la prevenzione e la lotta alla criminalità e per il mantenimento della pace al fianco dei reparti di Polizia e di altre forze di sicurezza (statali e non, comprese le agenzie private di security molto diffuse nel Paese).
La mossa presidenziale non è piaciuta per nulla al principale partito politico di opposizione del Paese, l’Economic Freedom Fighters (EFF), il quale giudica allarmante il dispiegamento della SANDF; per oggi l’EFF ha proclamato una sorta di sciopero generale con l’obiettivo di costringere Ramaphosa alle dimissioni.
Peraltro, il Presidente Ramaphosa ha declinato l’ipotesi di dimittersi e nelle principali città del Sudafrica, tra cui Durban, Città del Capo e Pretoria, l’EFF ha organizzato marce di protesta che sono state duramente contestate dal African National Congress (ANC), il partito di maggioranza che sostiene il Presidente ed il Governo.
Foto @South African National Defence Force