Il Ministero della Difesa indiano ha approvato l’acquisto di diversi prodotti nazionali da destinare alle tre Forze Armate per un valore complessivo di circa 2,3 miliardi di dollari.
I recenti attriti con la Cina hanno spinto il Governo ad accelerare su una serie di dossier che erano da tempo sul tavolo del Ministero e della DAC (Defence Acquisition Council) ed al contempo assicurare finanziamenti e lavoro alle aziende nazionali.
Arjun

Come già previsto da tempo è stato dato il via all’acquisto di 118 Arjun Mk 1A ma le buone notizie per l’MBT indiano potrebbero finire qui dato che il programma potrebbe finire senza ulteriori acquisizioni.
A pesare sono i ritardi accumulati nel corso del tempo e prestazioni generali che non sono del tutto soddisfacenti soprattutto se paragonate a carri armati già in servizio nell’Esercito indiano come i T-90.
Il costo complessivo per 118 Arjun Mk 1A è di 83,8 miliardi di rupie indiane pari a 95,2 milioni di euro: circa 8 milioni di euro ad Arjun.
E’ stato altresì approvato anche l’acquisto di sistemi di contromisure per equipaggiare 820 mezzi corazzati per un valore complessivo di 611 milioni di euro.
NAMICA

Prosegue anche l’iter di acquisizione per 13 NAMICA e missili anticarro Nag per 56,8 milioni di euro che è ritenuta una priorità da parte dell’Esercito. Il NAMICA viene classificato come cacciacarri e può trasportare fino a 20 missili Nag. Lo scafo è basato sul BMP-2.
Radar “Arudhra”

Per quanto riguarda l’Aeronautica e la Marina verranno acquistati otto radar AESA “Arudhra” per una spesa totale di 313 milioni di euro.
L’ Arudhra è un radar 4D sviluppato del DRDO con una portata strumentale dichiarata di 400 km in grado di rilevare un bersaglio con una RCS (Radar Cross Section) di 2 metri quadrati a 300 km di distanza. L’antenna ruota a 15 giri/minuto per assicurare una sorveglianza a 360° azimutali e 30° in elezione.