Le speranze argentine di poter acquistare gli FA-50 Golden Eagle prodotti in Corea del Sud si sono infrante contro il muro inglese.
Il velivolo multiruolo sudcoreano è infatti equipaggiato con sei componenti molto importanti di produzione inglese e Londra, per gli ovvi motivi, non è particolarmente favorevole all’export di equipaggiamento militare verso l’Argentina.
Uno dei maggiori componenti è il seggiolino eiettabile prodotto dalla Martin-Baker con sede a Higher Denham in Buckinghamshire assieme al sistema di generazione dell’ossigeno (OBOGS – Onboard Oxygen Generating System). Altri sistemi di produzione inglese sono l’Head Up Display (HUD) e due schermi multifunzione nel cockpit della BAE Systems.
Nuovi problemi per Buenos Aires che fatica a mantenere le proprie Forze Armate in condizioni operative a causa dei tagli al budget per la Difesa.
L’Argentina aveva scelto la variante FA (Fighter Attack), originariamente chiamata semplicemente A, che è stata già esportata con successo all’Aeronautica filippina (FA-50PH) ed a quella irachena (T-50IQ). Rispetto alla variante da addestramento l’aereo è dotato di un radar israeliano EL/M-2032 (nella variante per l’Iraq è presente lo statunitense AN/APG-67) e di un cannone interno da 20 mm. A completare l’equipaggiamento RWR (Radar Warning Receiver) e CMDS, sistema di gestione delle armi e data link.
Non si tratta della prima volte che una possibile vendita per Seul sfuma a causa del diniego di una nazione terza nel fornire i componenti necessari. E’ il caso dell’Uzbekistan quando gli Stati Uniti non hanno autorizzato la vendita dei propulsori, General Electric F404, a causa delle delicate relazioni diplomatiche tra i due paesi.