Sono iniziate le consegne ai reparti operativi dell’Esercito Italiano dei primi veicoli blindati 4×4 Iveco Defence Vehicles VTML 2 NEC (Network Enabled Capabilities). Ne ha dato notizia il canale Twitter dell’Esercito Italiano. I reparti interessati sono l’ 82° Reggimento Fanteria “Torino” con sede a Barletta, il 9° Reggimento Fanteria “Bari” di Trani ed il 7° Reggimento Bersaglieri di Altamura, tutti reparti in forza alla Brigata Meccanizzata “Pinerolo”. Si tratta di 16 esemplari di una fornitura di 34 VTLM 2 NEC, ai quali si aggiungeranno ulteriori 165 nuovi sistemi, già finanziati e di prossima contrattualizzazione.
Rispetto alla precedente versione VTML 1 noto come Lince, il nuovo veicolo consente, tra l’altro, la riduzione di pesi e dimensioni a salvaguardia della capacità di carico (carico utile non inferiore ai 1.500 kg), il miglioramento della protezione balistica, il miglioramento della capacità di raddrizzamento del veicolo, quando coricato su un fianco, il rapido abbandono della cabina in situazioni di emergenza, l’aumento della resistenza meccanica delle principali componenti del mezzo.
Il veicolo è equipaggiato con predisposizioni per l’integrazione sul veicolo degli apparati CIS in fase di sviluppo nell’ambito del programma VTML 2 NEC. Tra gli altri equipaggiamenti, i Lince 2 NEC sono dotati di Ralla Motorizzata Protetta RMP2, radio Harris AN/PRC-152A, AN/PRC117G, AN/PRC-160, tablet XPLORE, interfono Larimart UIS-379D e disturbatore Guardian H3 con filtri.
Caratteristiche principali del Lince 2 NEC
Tra i requisiti particolari dei nuovi Lince 2 NEC, è prevista la capacità di muovere con sufficiente destrezza su fondi con bassa aderenza e con basso indice di scorrimento (pendenze longitudinali del 60% e trasversali del 30 % a moderata velocità), anche in condizioni climatiche ed ambientali dal livello del mare fino a 4000 mt s.l.m., in ogni condizioni meteo, compresa neve e piogge monsoniche le cui temperature esterne siano comprese tra -32° C e +49°.
Il VTML Lince 2 è trasportabile per via ferroviaria, aerea, e marittima.
Il motopropulsore adottato è un diesel da 220 cv, sovralimentato, con 4 cilindri in linea, iniezione common rail, in grado di essere alimentato, sia con gasolio per autotrazione (codice NATO F-54), sia con kerosene aeronautico additivato (codice NATO F-34). Il veicolo è, inoltre, essere conforme alla normativa vigente in materia di emissioni acustiche ed inquinanti (EURO 3 almeno) sul territorio nazionale. Il gruppo motopropulsore è collegato ad un nuovo cambio automatico, aggiornato con due velocità aggiuntive (otto in totale).
E’ stato installato un nuovo sistema di controllo elettronico della stabilità (ESP), in grado di operare in condizioni fuoristrada, migliorando la sicurezza di guida, nonché il comfort e l’agilità del conducente. Ulteriori miglioramenti della mobilità sono stati ottenuti grazie al sistema di sospensioni appositamente progettato, combinato con pneumatici per adattarsi meglio ai diversi terreni.
La trasmissione è 4X4 permanente con bloccaggi differenziali e 2 rapporti di trasmissione e riduttori, aggiornata in grado di gestire più potenza. A sua volta la struttura del telaio è progetta per essere idonea a sopportare i carichi massimi nelle condizioni di marcia e di stabilità ed è costituita da longheroni di acciaio stampato e traverse in lamiera, con traversa posteriore e rinforzi interni/esterni ai longheroni per la predisposizione del kit antimina. L’ impianto elettrico dei veicoli è alimentato con tensione 24-12 V.
Il Lince 2 è dotato di un sistema di filtraggio dell’aria di nuovo tipo.
L’abitacolo è stato riprogettato ed è stato sviluppato in particolare per poter ospitare cinque soldati completamente equipaggiati. La maggior parte dei roll-bar interni sono stati ridisegnati, migliorando lo spazio disponibile per le gambe, mentre l’altezza interna della cabina è stata ampliata, essendo superiore di 100 mm rispetto al LMV standard, aumentando così lo spazio interno e l’abitabilità. Il layout interno della nuova cella dell’equipaggio migliora l’ergonomia dell’equipaggio, oltre a incorporare un cruscotto digitalizzato di nuova generazione e un hardtop aggiornato. La protezione IED è ulteriormente migliorata dall’aggiunta di una terza cerniera aggiunta a ciascuna porta e dall’uso di nuovi materiali nonché ai sedili di nuovo tipo per assorbimento delle esplosioni.
Foto Esercito Italiano