
Lockheed Martin ha ricevuto un contratto da 57,36 milioni di dollari per l’integrazione, i test e la certificazione iniziale del missile Joint Strike Missile della norvegese Kongsberg sugli F-35A.
All’interno del medesimo contratto è previsto lo sviluppo iniziale del software Universal Armament Interface per l’integrazione del missile anti-nave Select Precision Effects at Range 3 (SPEAR 3) sugli F-35B inglesi.

Questi due interventi rappresentato parte delle novità che saranno introdotte con la versione Block 4 dell’F-35 che vedrà l’integrazione di nuove armi, possibilità di controllo di droni come l’XQ-58A, maggiore capacità di elaborazione per il radar AESA, miglioramenti al DAS (Distributed Aperture System), nuove modalità per la ASuW (lotta anti-nave),etc.
JSM

Il JSM è la versione per l’attacco al suolo del missile antinave NSM. E’ accreditato di una gittata di circa 555 km (High,High,Low) o 270 km (High,Low,Low) ed il suo profilo non lo rende solo “invisibile” ai radar ma è anche trasportabile nelle baie interne (attacchi 4 e 8).

A febbraio 2021 la Norwegian Defence Materiel Agency (Forsvarsmateriell) ha effettuato il primo lancio di un JSM da parte del caccia bombardiere Lockheed Martin F-35A Lightning II nel deserto presso la base aeronautica di Edwards in California.
SPEAR 3

Il missile aria-suolo SPEAR 3 è attualmente in corso di sviluppo da parte di MBDA UK e Leonardo per la versione da Guerra Elettronica (EW) per attacchi SEAD. Ha una gittata di circa 130/140 km, sistema di navigazione INS/GPS ed un seeker multimodale. Può essere impiegato anche contro unità navali.

L’F-35 può trasportare un massimo di otto missili SPEAR all’interno delle baie interne (quattro ognuna).
Immagine di copertina: Kongsberg